"Emma è una principessa? E io la figlia matta del re"

Si è fatta coraggio con lo champagne, ha litigato col reggiseno, non rincorre la visibilità che dà l'impegno nel sociale. "Poi me ne andrò a Cuba"

"Emma è una principessa? E io la figlia matta del re"

Sanremo - Il bello di Arisa è che è imprevedibile. In pochi anni ha fatto tutto e il suo contrario: vinto due Sanremo (da giovane e da Big), giudicato un talent show ( X Factor ), inciso canzoni come La notte che hanno realmente una marcia in più. «Prima del successo ero persino in un gruppo folk della Basilicata, i Vineolae cioè i Vignaioli», spiega inseguita dai fotografi. Ora, per non farsi mancare nulla, al Festival fa la valletta stilosa e ironica, convinta da Conti che «ha il fermento vivo negli occhi». Il segreto? «Se pensi troppo a quello che devi fare, poi non lo fai bene». Chiaro no?

Allora Arisa, faccia il primo bilancio.

«Tutto molto bene: si deve vivere con leggerezza, mica stiamo cercando il vaccino anti Aids».

A proposito: nella prima puntata ha avuto qualche battibecco con il reggiseno. E i social sono impazziti.

«Non ero sicura della mia scelta e sono entrata in scena senza indossarlo. Poi mi sono accorta che c'era qualcosa di troppo che svolazzava e ho subito rimediato».

Divide il palco con Carlo Conti e con Emma, che si sente una «principessa».

«Allora diciamo che io sono la figlia matta del re. Non posso essere normale, non riesco».

Andate d'accordo. Qualcuno insinua di no.

«Lei è tranquilla, molto concentrata, si sta impegnando molto seriamente».

Andate d'accordo o no?

«Non abbiamo la naturale confidenza di due compagne di scuola, siamo solo colleghe e non ci confidiamo. Mi piacerebbe ci fosse un clima più giocoso perché quando mi prendo troppo sul serio, non mi diverto mai».

Quindi non si diverte al Festival?

«Certo che sì. Ma quanta stanchezza».

Cosa avete fatto di scaramantico prima di debuttare all'Ariston come «vallette»?

«Abbiamo bevuto un bicchiere di champagne rosé dietro le quinte e poi via...».

E Rocío?

«Elegante e bellissima: potrebbe diventare una modella per Givenchy».

La prima Arisa era quasi un fumetto. Poi è diventata interprete e presentatrice tv. Qualcuno le rimprovera di non essersi mai impegnata in battaglie sociali.

«Sono sincera. E non mi va di prendere in giro il pubblico facendogli credere che il mio problema fondamentale sia la fame nel mondo. Non ne parlo e non ci costruisco su la mia carriera. Piuttosto me ne vado in Africa in silenzio e faccio del bene senza che nessuno lo sappia».

E dopo il Festival?

«Mi faccio del bene da sola e forse andrò in vacanza a Cuba: voglio vedere com'è prima che arrivino gli americani».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica