Enrico Mentana: "Mia madre ebrea nascosta in un granaio per due anni durante la guerra"

Enrico Mentana si è raccontato a Verissimo, dove ha rivelato alcuni aspetti inediti della sua vita privata e della sua famiglia, tra progetti per il futuro e un tenero pensiero per l'amico Lamberto Sposini

Enrico Mentana: "Mia madre ebrea nascosta in un granaio per due anni durante la guerra"

Enrico Mentana sarà uno degli ospiti di Verissimo della puntata di oggi, 14 dicembre. Il noto giornalista, diventato protagonista e icona per le sue maratone, si è raccontato ai microfoni di Silvia Toffanin, svelando dei lati inediti della sua vita e della sua famiglia.

Nato nel 1955 nella Milano del dopoguerra che stava cercando di risollevarsi con grande impegno e fatica. È figlio del giornalista sportivo calabrese Franco e di Lella, ebrea di origini maceratesi. È proprio sua madre la protagonista del racconto di Enrico Mentana, che con Silvia Toffanin ripercorre i momenti difficili vissuti da Lella durante la guerra: "A causa delle persecuzioni contro gli ebrei, è stata nascosta con la sua famiglia per due anni in un granaio in montagna, ma ci ha preservato non raccontandoci nulla di quello che le era successo." Il giornalista ha parlato con grande affetto e tenerezza di sua madre, definita “una donna di grande bontà” da Enrico Mentana, che ne preserva gelosamente il ricordo.

A Verissimo, l'anchorman di La7 ha raccontato il suo privato in modo inedito, svelando i suoi lati più intimi e personali. Enrico Mentana è un padre attento e meticoloso nell'educazione dei suoi quattro figli, avuti con tre donne diverse. Alice e Stefano sono nati negli anni Novanta, Giulio e Vittoria sono i più piccoli e sono frutto dell'amore con Michela Rocco di Torrepadula, con la quale è separato dal 2013. "Tra il primo e l’ultimo ci sono 20 anni di differenza, ma sono tutti accomunati dalla mia passione per l’Inter", ha detto il giornalista a Silvia Toffanin, svelando il desiderio di diventare nonno in un prossimo futuro.

Enrico Mentana è uno dei padri fondatori dell'informazione televisiva sulla tv commerciale. Ad appena 35 anni prende le redini del neonato TG5 e ne diventa direttore, affiancato da altri grandi nome come Clemente J. Mimun, Cesara Buonamici e Cristina Parodi. È lui a condurre la prima edizione, il 13 gennaio 1992alle ore 20.00, segnando così l'inizio di un'epoca. Con lui c'era anche Lamberto Sposini, per il quale Enrico Mentana ha un tenero pensiero durante l'intervista: "È stato un alter ego per lungo tempo e ci vogliamo molto bene. Il fatto che non sia stato e che non stia bene è un pensiero laterale che è sempre qui."

Oggi, Enrico Mentana è l'inossidabile giornalista delle maratone televisive, capace di portare avanti dirette monstre di diverse ore per coprire i fatti principali di cronaca e di politica. Ha inventato un vero e proprio format, tanto che la #maratonamentana diventa un appuntamento immancabile per gli appassionati, che commentano con entusiasmo le perfomance del giornalista.

Guardando al futuro, Enrico Mentana è realista: "Non è pensabile continui a fare tutte le cose che faccio ora. Quando vedrò che non sarò più adeguato, quando le ruggini del tempo mi renderanno meno performante, diminuirò le cose da fare." Il suo obiettivo è quello di far crescere i giovani in questo mestiere.

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