Fabri Fibra: "La mia paura è continuare a vivere con la dipendenza dalla marijuana"

Intervistato dalla rivista Rolling Stone, Fabri Fibra ha parlato della sua dipendenza dalla marijuana. "Sono tormentato. Se non fumo non dormo, non mangio, non faccio niente"

Fabri Fibra: "La mia paura è continuare a vivere con la dipendenza dalla marijuana"

Sono anni che Fabri Fibra è lontano dai riflettori, ora il rapper per eccellenza è tornato a parlare di sé in una lunga intervista per la rivista Rolling Stone.

Nonostante non si parli più di lui come un tempo, Fabri Fibra continua a produrre grandi successi. Da poco, infatti, ha reso noto il primo singolo del nuovo allbum, Fenomeno. Ma lasciata da parte la sua carriera artistica, Fibra ha deciso di raccontarsi a 360° ai microfoni della rivista Rolling Stone.

Il rapper nella sua lunga chiacchierata si è trovato ad affrontare anche temi piuttosto delicati della sua vita, come la dipendenza dalla marijuana. "Quante canne mi faccio al giorno? Di giorno poche, la notte un casino, una fumeria. Vuoi sapere un numero? Sette. Sette canne a notte. Io per dormire fumo il fumo. Per registrare, per scrivere, fumo erba", ha confessato Fabri Fibra.

Ma la marijuana è anche la sua più grande paura: "La mia più grossa paura è continuare a vivere con la dipendenza dalla marijuana. Ho un casino, vorrei essere libero adesso. Non ce la faccio più, mi sono rotto i coglioni. E per questo, in realtà, vorrei che si legalizzasse. Però, porca puttana, sono tormentato, sono così un 40enne tormentato. Soffro di insonnia da morire, se non fumo non dormo, non mangio, non cago, non scrivo, non ascolto la musica. Questa è la mia grossa paura, vivere con questo problema. Basta".

Fabri Fibra confessa di essere entrato in un circolo vizioso, ma nonostante tutto la musica resta la sua vita. Il rapper, poi, ha anche svelato un retroscena sul suo percorso artistico. A suo dire, infatti, gli avrebbero offerto un milione di euro per fare il giudice in un talent, ma ha rifiutato la proposta. "Me l'hanno chiesto mille volte - conclude -. Mi hanno anche offerto un milione di euro.

Io ho detto no, perché se firmo 'sto contratto, finisce che te lo devo dare io il milione. Al massimo a un talent ci vado a suonare. Ho iniziato a scrivere a 17 anni, adesso ne ho 40: non mi merito di finire a sentire gente che non sa cosa cazzo sta facendo".

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