Corona: "Il film sulla mia vita per dire a mio figlio che ce la posso fare"

Code dalle sei del pomeriggio, urla e flash. Per il condannato Fabrizio Corona un assaggio della vita mondana che fu

Corona: "Il film sulla mia vita per dire a mio figlio che ce la posso fare"

Il luogo è quello delle grandi occasioni milanesi, il cinema Odeon, a due passi dal Duomo, riservato spesso alle anteprime dei grandi film.

Ad attendere la star di questo evento una folla urlante di fan e curiosi, nella speranza di un selfie o di poter toccare la mano del loro divo. La security e le transenne fanno fatica a separare la gente comune da Fabrizio Corona, che ieri sera, al centro dell'attenzione come un tempo, avrà sicuramente ripensato ai fasti della sua vita da vip e fotografo dei vip.

Dopo aver accumulato condanne per un totale di oltre 13 anni per reati di vario genere, tra cui estorsione, bancarotta fraudolenta e latitanza, l'ex re dei paparazzi ieri sera ha potuto assistere all'anteprima del docu-film che racconta gli ultimi anni della sua vita, "Metamorfosi".

Nel giugno scorso, è arrivata la decisione del giudice di sorveglianza Giovanna Di Rosa che, accogliendo l'istanza dei legali Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra, ha deciso per l'affidamento temporaneo ad una comunità a Lonate Pozzolo (Varese) di Don Mazzi, la famosa Exodus, agli onori delle cronache perché accoglie tanti personaggi noti.

Grazie al nulla osta del tribunale, l'ex agente fotografico è potuto uscito per alcune ore per assistere all'anteprima del film di Jacopo Giacomini e Roberto Gentile in cui è sempre protagonista e nel quale racconta "lo stato di guerra che ha dentro" e gli esercizi fisici e spirituali e le sue prove per cambiare e migliorare il suo modo di essere.

Anche se il suo legale ci ha tenuto a specificare che "con questo permesso Fabrizio ha cominciato un percorso di risocializzazione e sta diventando un uomo migliore", lo spirito imprenditoriale non ha di certo abbandonato il suo assistito.

Lo staffi di Corona, infatti, ha curato l'evento nel minimo dettaglio: all'ingresso del cinema è stato distribuito un lucidalabbra "creato da Fabrizio" in fase di

lancio, mentre ad accogliere gli ospiti prima della proiezione c'erano arancini di riso, pizzette e un prosecco che "corona la tua libertà" sponsorizzato insieme ad altri prodotti all'interno della sala e nei pressi del Duomo.

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