Cinque agguerrite sfere sono pronte a dare battaglia a Vittorio Sgarbi, arrivato a Live non è la D’Urso con una mascherina con sopra disegnata una capra, simbolo del suo tormentone.
Molte sono le sfere rosse, ma Sgarbi decide di rispondere subito a quella verde, quella cioè che non è contro di lui. E’ Carmelo Abate che ringrazia addirittura Sgarbi che a suo parere è l’unica voce controcorrente sul Covid 19. Sgarbi infatti sin dall’inizio aveva posizioni contrastanti e si rifà alle parole di Borrelli che durante una conferenza stampa aveva detto di non indossare mascherina ma di usare solo la distanza sociale. Per Sgarbi le mascherine servono solo negli ospedali, in altri posti possono essere anche pericolose.
Caterina Collovati che fa parte delle sfere rosse, lo accusa di aver divulgato un pensiero pericoloso rispetto ai morti e agli infettati che ci sono stati per il Covid, e si aspetta le scuse. Ma Sgarbi la smentisce dicendo che si è spesso scusato, ma ci tiene a ribadire che lui ha sempre seguito i fatti dei medici Gismondo, Bassetti e Tarro e se poi c’è stato qualche persona di novanta anni morta per una concausa del coronavirus questo è un fatto naturale.
Si parla poi della polemica sul non voler indossare la mascherina durante una commissione, e sostiene che indossare la maschera è una penosa forma di repressione della parola. Klaus Davis, altra sfera rossa, dice invece che i dati ci sono e tutti i paesi che non hanno rispettato le regole di indossare la mascherina sono in una situazione disastrosa. Ma Sgarbi si altera e inveisce contro Davi che riportava le prove che i presidi medici sono importanti.“L’errore di questo governo è stato quello di dettare le stesse regole per tutte le regioni, mentre invece doveva salvare quelle del sud e la loro economia”. Urla contro le cinque sfere.
Alda D’Eusanio esula dalla discussione mascherina sì o no, ma chiede a Sgarbi perché se una persona non la pensa come lui, immediatamente alza la voce. Ma la risposta non fa che ottenere l’effetto contrario, e Sgarbi continua ad inveire contro chiunque le dia torto riportando le parole del professor Zangrillo che dice che qualcuno dovrà rispondere delle informazioni sbagliate e continua ad insistere che solo la Lombardia doveva chiudere la regione.
Viene poi fatta girare la quinta sfera dove non c’è nessuno. E’ la poltrona di Alba, figlia di Vittorio Sgarbi che solo pochi giorni fa lo aveva salvato dall’annegamento in Albania.
Lei è però in collegamento e racconta come si sono svolti i fatti e come è uscito poi dall’acqua senza occhiali e costume portati via entrambi dall’acqua. E per finire un’altra sorpresa: Sauro l’assistente di Sgarbi a cui tutti fanno i complimenti per averlo sopportato per quindici anni.
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