Giancarlo Giannini: "Quella volta che feci piangere Keanu Reeves"

25 anni fa l'attore italiano dovette fare con Keanu Reeves un esercizio di immedesimazione che portò il giovane attore ad immedesimarsi a tal punto nel ruolo da scoppiare a piangere e ricomparire sul set solo il giorno dopo

Giancarlo Giannini: "Quella volta che feci piangere Keanu Reeves"

Mentre i social in questi giono si stanno divertendo a creare migliaia di meme con protagonista Keanu Reeves accanto a donne famose, con il braccio ben lontano dai loro fianchi, come ha fatto in una foto con una sua fan diventata virale perché chiaro segno di quanto l'attore tema ogni coinvolgimento nell'affaire #metoo, in Italia si scopre che Giancarlo Giannini è riuscito persino a farlo piangere sul set di un film.

L'attore italiano ha raccontato in una intervista a “Il Corriere della Sera” che 25 anni fa, sul set de "Il profumo del mosto selvatico”, gli fu chiesto dal regista di immedesimarsi completamente con il suo personaggio. Questo lo portò a insultare pesantemente il collega che all'epoca aveva meno di 30 anni. La situazione degenerò a tal punto che Reeves, sconvolto, scoppiò a piangere davanti a tutta la troupe e poi scappò via, sparendo per un giorno intero.

Giannini ricorda: "Dissi al regista: "Guarda che sono cose pericolose per la mente". Niente. Dovevo per forza insultare Keanu. Io facevo il padre di una ragazza che non volevo sposasse, e lui, immedesimandosi, si è messo a piangere.

E' scappato e non s'è più trovato. Dissi ad Arau: "Hai visto? Oggi non giriamo. Pensa quanto costa alla produzione. E Keanu mica tornò dopo poche ore, ma solo il giorno dopo”, ha concluso Giannini.

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