Hotel Transylvania, forte della sua ben assortita combriccola di mostri, ha deliziato bambini per un decennio e, prima di stancare, giunge all'ultimo atto con un film che debutta oggi direttamente in streaming su Amazon Prime Video.
Nell’incipit, Mavis e Johnny stanno per ereditare l’hotel dal titolare, il padre di lei, Drac. Il vampiro è infatti pronto ad andare in pensione e a cedere loro il posto, ma ci ripensa non reputando adatto alla gestione il genero, in quanto umano; dice quindi a Johnny che l'hotel può essere lasciato soltanto ad altri mostri. Quello che ignora è che di lì a poco una pistola a raggi dello scienziato pazzo Van Helsing trasformerà il ragazzo in una specie di drago e Drac e i suoi amici da mostri in normali esseri umani. L’inizio di un bel pasticcio considerato che il trasformatore si rompe e l’unico modo di sistemarlo è recuperare un cristallo sepolto nel cuore della foresta pluviale amazzonica.
“Hotel Transylvania – Uno scambio mostruoso” ha una prima parte in cui si creano le basi allo spumeggiante disastro che sarà da riparare nella seconda, una pazza e allegra corsa contro il tempo perché il danno non diventi permanente.
L’opera è allineata nei temi, nelle atmosfere e nello stile ai titoli precedenti della saga. La trama è indubbiamente un po’ debole, finalizzata a mettere in scena un’animazione quanto più stramba e buffonesca possibile. La colonna portante del film è infatti una comicità slapstick, che diventa irresistibile nei comprimari (Frank/Frankenstein, Griffin l’uomo invisibile, Wayne e la sua numerosissima famiglia e Murray la mummia).
Il racconto è quasi per l’intera durata costellato di gag visive dalla stravaganza energizzante e che confermano il talento tecnico della Sony Pictures Animation. Le risate puntualmente arrivano, ma le migliori purtroppo sono già visibili nel trailer.
Drac e l’eccentrico Jhonny sono i protagonisti di un conflitto suocero/genero, mostro/umano, già presente nei precedenti capitoli, ma che qui diventa centrale. Quello di due personaggi con visioni opposte del mondo ma che si trovano in qualche modo scambiati e devono collaborare per ripristinare l’equilibrio iniziale, è un topos nella narrazione cinematografica.
Il messaggio del film sta nel potere evolutivo insito nel ribaltamento della propria prospettiva personale, poiché l’empatia, intesa come reciproca comprensione, è la vera gemma capace di sistemare le cose.
Atmosfera avventurosa, intrattenimento
leggero e belle animazioni rendono la visione di quest’ultimo “Hotel Transylvania” piacevole e divertente, comprensibile (al netto di qualche dettaglio) anche da parte di chi non ha mai seguito il franchise.
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