Sono più di 5mila e aumentano di ora in ora le persone che stanno firmando la petizione lanciata online affinché il colosso beauty francese L'Oreal licenzi Amber Heard, stralciando il contratto che la vuole testimonial di bellezza dei suoi prodotti. La minaccia è quella di boicottare la L’Oreal se non darà il benservito all’ex moglie di Johnny Depp perché, come scrivono gli autori della petizione, "è impensabile proporre alle donne come modello una persona accusata di aver mentito, costruito prove e testimonianze e aver dichiarato il falso pur di far incriminare il suo ex per vendetta".
Chi firma la petizione sono soprattutto donne e ammiratrici di Johnny Depp che non sopportano che il nome del loro beniamino sia stato infangato da una "donna che non si è fatto scrupolo di nulla pur di distruggergli la reputazione e farlo accusare di violenza domestica". Sul capo della Heard pende una causa di risarcimento da ben 50 milioni di dollari intentatale dall’ex marito che vuol veder ripagato il danno d’immagine subito, oltre alla perdita di numerose parti in film in cui la sua presenza era già certa prima che sfumasse per colpa delle accuse della Heard.
Ma ci sono anche tanti uomini a dar man forte al divo perché che si riconoscono nella sua storia e denunciano che "troppo spesso la donna viene creduta a prescindere perché vista come soggetto più debole, ma non sempre è così". Mentre la petizione online starebbe iniziando a far preoccupare i vertici di L’Oreal che vedono uno dei loro volti di punta negli Usa comparire sui giornali più per le sue vicende giudiziarie che per i suoi film, si attendono nuovi sviluppi dall’intricata causa giudiziaria che vede coinvolti i due ex coniugi dal 2016.
Secondo il protagonista de "I Pirati dei Caraibi" le "accuse di violenza domestica fabbricate da Amber Heard sono categoricamente e dimostrabilmente false" e nascondono il tentativo di rovinare la reputazione di Depp che sarebbe la vera vittima di violenza domestica, con tanto di sigarette spente sul viso, lancio di oggetti pesanti sul corpo e il taglio di un dito con la scheggia di una bottiglia di vino. Accuse che gli avvocati dell’attrice respingono con forza ritenendole "categoricamente false" con Depp reo di aver "maltrattato fisicamente e psicologicamente" Amber, trasformandosi in "un mostro per colpa di alcol e droghe, arrivando a picchiare la Heard fino al drammatico tentativo non riuscito di strangolarla". Ma quei lividi sul collo gli avvocati di Depp sostengono siano tutto make up e la vera tossicodipendente della coppia fosse lei, come possono provare diversi testimoni. E un nastro che ha scatenato l'ira dei fan di Johnny Depp.
L'idea della petizione, infatti, è nata dopo che, come si legge su Metro UK, un anonimo ha diffuso un audio di 30 minuti in cui si sente la Heard ammettere di aver picchiato brutalmente Depp durante una loro lite. Il nastro ha spinto i fan dell'attore a mobilitarsi concretamente, lanciando una petizione che spinga la L'Oreal a licenzare la Heard. Il loro obiettvo è raggiungere 7500 firme e finora già in 5192 hanno firmato. Questa petizione, però, non è l'unica, anzi è la seconda di questa settimana, a dimostrazione di quanto il divo sia amato.
Prima di questa, infatti, c'è stata quella indetta per chiedere alla Warner Bros. di non ingaggiare la Heard nel seguito di "Aquaman" perchè è "una persona falsa e violenta sotto processo per diffamazione e abusi domestici". E' stata firmata da ben 342mila persone in tutto il mondo, un numero enorme che fa ritenere improbabile l'ingaggio della Heard nel sequel del film. L'obiettivo è arrivare a 350mila e, guardando il counter che corre inesorabile, sembra questione di poche ore prima che il traguardo sia raggiunto, se non superato.
La fine della querelle tra i due ex coniugi è ben lungi da venire, visti anche gli ingenti risarcimenti chiesti da entrambi.
Intanto però, dopo il grande successo della petizione inviata alla Warner Bros, quella perchè L’Oreal faccia a meno di Amber Heard, "almeno finché è sotto processo e non sarà appurata la sua innocenza" procede a gonfie vele in modo bipartisan, firmata sia da uomini che da donne e non solo dai fan di Johnny Depp, ma da chiunque sostenga che "una persona incriminata per possibile violenza non è degna di rappresentare i valori di un’azienda così prestigiosa". E non è detto che anche questa seconda petizione non raggiunga presto numeri da capogiro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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