I nuovi «Borgia», meno sesso e più battaglie

I nuovi «Borgia», meno sesso e più battaglie

Un po' di sesso in meno, ma molto potere in più. Che poi, a vederla bene, le due entità in qualche modo sono parenti, per come uno si sublima nell'altro e viceversa. La terza stagione de I Borgia approda da oggi con 14 episodi in prima serata su Sky Atlantic Hd: due puntate in più rispetto alla stagione precedente, firmata come al solito da Tom Fontana, per raccontare il lato oscuro del Rinascimento. Tra gli sfarzi e i lampadari luccicanti dell'Hotel Palazzo Parigi di Milano, il cast de I Borgia ha presentato la nuova stagione. «I punti di forza di questa terza serie? - spiega Marta Gastini, volto e corpo dell'astuta nobildonna Giulia Farnese -; è più maestosa nelle scenografie, abbiamo girato in Croazia, a Roma, a Bracciano. E poi sfoggia imponenti scene di battaglia, dove appaiono moltissime comparse per rispettare il realismo dei combattimenti». Eppure la serie-scandalo ha raccolto parecchi consensi presso il pubblico grazie a un altro tipo di corpo a corpo, tanto che i protagonisti Marta Gastini e Mark Ryder (alias Cesare Borgia) si sono guadagnati i galloni da sex symbol. «Sex symbol io? - sorride la Gastini -; diciamo che interpretare Giulia è stato per me una bella iniezione di autostima. Mi sono sempre pensata un po' bassa e sicuramente piccolina, non mi vedo come il perfetto sogno erotico. Essere stata scelta per questo ruolo sensuale mi ha reso felice. In questa terza stagione, poi, Giulia scopre di avere poteri molto particolari, che la aiutano a raggiungere i suoi obbiettivi». Si dice, poteri soprannaturali: il che porterebbe la serie in un territorio ancora più oscuro. Altrettanto soddisfatto del suo ruolo da cattivo è Mark Ryder: «I villain piacciono, non è una novità - spiega l'attore nordirlandese, con un pensiero anche al machiavellico Kevin Spacey/Frank Underwood di House of Cards -. È divertente ed eccitante interpretarli perché ti permettono di muoverti per estremi: fai cose che non si possono fare, ti astrai dalla normalità della vita quotidiana». La normalità cui Ryder, peraltro, tornerà da oggi: «La verità è che vado a Londra a fare l'attore disoccupato, almeno fino all'anno prossimo quando tornerò a lavorare per Tom Fontana.

Per il momento, mi sono iscritto alla facoltà di Psicologia». Per Marta Gastini, invece, dietro l'angolo c'è il ritorno sul grande schermo in un film indipendente di produzione Usa-Islanda dal titolo Autumn Lights , a firma dell'esordiente Angad Aulakh.

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