The informer, tra serial killer e vere prigioni infestate

The informer è un film d'azione che è stato girato in uno dei luoghi più spaventosi del Regno Unito, dove storia e mito si intrecciano

The informer, tra serial killer e vere prigioni infestate

The informer - Tre secondi per sopravvivere è il film diretto da Andrea Di Stefano e scritto da Matt Cook che va in onda questa sera alle 21.18 su Ra1 4. The informer è il secondo lungometraggio del regista romano, che nel 2014 aveva esordito dietro la macchina da presa con Escobar, il film dedicato al noto trafficante interpretato da Benicio Del Toro.

The informer - Tre secondi per sopravvivere, la trama

Pete (Joel Kinnaman) è un ex soldato delle forze speciali che ha accettato di diventare un informatore per l'FBI come parte di un patto per ottenere la libertà dopo essere stato arrestato. Collaborando con l'Agente Capo Montgomery (Clive Owen) e con l'agente Erica Wilcox (Rosamund Pike), Pete si trova a dover cercare di smantellare la mafia polacca presente nelle strade di New York. L'operazione, però, non va come previsto e l'uomo si trova a dover tornare in carcere per proseguire la sua missione e, nel frattempo, cercare di tenere al sicuro la propria famiglia con la speranza di potersi rifare una vita e lasciare la criminalità e l'FBI nel passato. A causa di una morte inaspettata, Pete dovrà guardarsi le spalle tanto dai criminali quanto dalle forze dell'ordine.

Il carcere infestato

Come è riportato dal sito dell'Internet Movie Data Base, The informer - Tre secondi per sopravvivere ha alcune scene che sono state girate nella prigione abbandonata di Gloucester, città che si trova nel Regno Unito. Come riporta il Daily Mail, la HMP Gloucester Prison era una prigione di Categoria B, aperta nel 1792 e teatro di ben 123 esecuzioni per impiccagioni, l'ultima della quale avvenuta nel 1939. All'interno della prigione venivano condotti tutti i criminali di sesso maschile che avevano compiuto crimini come il furto di pecore, quello di cavalli o il più comune furto con scasso. Tuttavia, all'interno della prigione di Gloucester è stato rinchiuso anche Fred West, dopo essere stato accusato per due omicidi, tra cui quello della figlia, avvenuto nel febbraio del 1994. Fred West è conosciuto soprattutto per essere un serial killer che, nell'arco temporale che va dal 1967 al 1987, ha ucciso almeno dodici persone con la complicità della moglie Rosemary.

Sempre secondo il Daily Mail, Fred West venne portato alla prigione ora abbandonata dopo essere stato accusato formalmente, per poi venire spostato alla Winson Green Prison di Bimingham, nel Regno Unito, dove si suicidò un anno più tardi. La prigione di Gloucester è stata chiusa nel 2013 e ad oggi imperversa in uno stato di declino e abbandono che l'ha resa la meta di un certo tipo di turismo, il dark tourism, che ruota intorno a luoghi dalla storia macabra e dall'aspetto spaventoso. Punkitect, un anonimo fotografo britannico, ha realizzato una sorta di reportage sulla prigione, raccontando:"L'atmosfera era fredda e triste, ma non ostile. Sapere che queste piccole celle hanno ospitate il peggio della società ogni singola notte per centinaia di anni rende tutto più elettrizzante [...] Ho passato la mia vita a dare la caccia al dark tourism, camminando dove alcune delle menti più malvage dell'umanità hanno camminato. Per quanto fosse terribile l'ambiente della prigione era comunque troppo buono per qualcuno che aveva commesso crimini come quelli di Fred West."

Come si legge sul sito ufficiale della prigione, dal 2017 il luogo è aperto anche alle visite del pubblico che hanno l'occasione di sperimentare diversi eventi, compreso quello di aggirarsi tra le zone storiche della costruzione - come le celle e le cucine - alla ricerca di qualche elemento soprannaturale. Secondo quanto è stato dichiarato al Mirror da Andy Steven, il direttore degli eventi della ex prigione, sono molti i visitatori che hanno avuto esperienze soprannaturali. "Molte persone," ha detto "hanno sentito il rumore di passi provenire da un'area della prigione dove nessuno poteva essere.

Abbiamo i nastri di qualcuno che dice, in modo molto limpido: 'Allora, dai!' mentre non c'era nessuno vicino al microfono. Le porte sbattono, qualcuno è stato sollevato da terra e spinto indietro. Tantissime cose."

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