J.K. Rowling è diventata famosa soprattutto per aver regalato al mondo la saga letteraria di Harry Potter, trasposta poi in otto capitoli cinematografici e diventata un vero e proprio classico. Una saga che poneva al centro del proprio racconto l'accettazione della diversità e l'inclusione in ogni sua forma: tematiche che la scrittrice avrebbe poi "tradito" nel condividere alcune sue posizioni.
Recentemente, infatti, la scrittrice britannica aveva fatto parlare di sé seguito di alcuni tweet sul suo account ufficiale in cui metteva in mostra le sue opinioni definite transfobiche. Il caso era esploso quando la scrittrice aveva dato il proprio supporto a Maya Forstater, una donna che era stata licenziata dal suo luogo di lavoro per essersi opposta ad alcune proposte di legge del Regno Unito, secondo le quali ogni essere umano poteva indentificarsi con il genere di loro scelta, scavalcando quello biologico. Un tipo di pensiero che J.K. Rowling ha supportato, scrivendo anche: "Si può licenziare una donna solo per aver detto che il sesso biologico è reale?"
La posizione della Rowling è "peggiorata" quando, per difendersi da chi la attaccava per non riconoscere l'esistenza delle persone trans e considerare donne solo coloro che hanno il ciclo mestruale, ha scritto su Twitter: "Se il sesso non è reale, non c’è attrazione per il sesso stesso. Se il sesso non è reale, la realtà vissuta delle donne a livello globale viene cancellata. Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso rimuove la capacità di molti di discutere in modo significativo delle loro vite. Non è odio dire la verità". Dopo l'esplosione del caso, J.K. Rowling aveva pubblicato sul suo sito una lettera aperta in cui ha raccontato un evento del suo passato e, nello specifico, di essere stata vittima di abusi domestici e sessuali che le hanno fatto comprendere con maggior forza quanti pericoli corresse una donna nel corso della propria esistenza.
Ora J.K. Rowling è tornata a parlare dell'argomento e delle conseguenze che sta affrontando dopo l'esplosione dello "scandalo". L'autrice di Harry Potter, infatti, ha condiviso sul suo account un tweet di un utente che le scrive: "Spero che tu possa trovare una bomba nella tua cassetta della posta". Attraverso questa condivisione, J.K. Rowling - che attualmente è impegnata alla stesura del nuovo capitolo della saga dedicata a Cormoran Strike - ha anche confessato che sta ricevendo delle minacce violente. La donna ha quindi detto: "Ora che centinaia di attivisti trans hanno minacciato di picchiarmi, stuprarmi, uccidermi o farmi esplodere ho capito che questo movimento non mette in pericolo le donne," ha scritto, con un tocco di triste ironia.
Yes, but now hundreds of trans activists have threatened to beat, rape, assassinate and bomb me I’ve realised that this movement poses no risk to women whatsoever. pic.twitter.com/qb1RrCFqy0
— J.K. Rowling (@jk_rowling) July 19, 2021
J.K.
Rowling ha poi concluso l'invettiva su Twitter ringraziando tutti coloro che le hanno mostrato supporto e vicinanza e asserendo di dover tornare a occuparsi della scrittura del nuovo capitolo della saga che ha pubblicato sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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