Keith Flint potrebbe non essersi suicidato

Dopo più di un mese dalla morte del frontman dei Prodigy continuano ad esserci dubbi sulle circostanze della sua morte

Keith Flint potrebbe non essersi suicidato

Keith Flint è morto. Questa è l'unica cosa certa e incontrovertibile. Ma sulle circostanze della sua morte continuano ad esserci dei dubbi. In particolare, se si sia trattato effettivamente di un suicidio o meno. Il coroner che ha seguito l'inchiesta, infatti, ha rilasciato delle dichiarazioni che lasciano molte incertezze e sollevano ulteriori interrogativi.

Keith Flint non si sarebbe suicidato

Secondo quello che si sapeva fino ad oggi, Keith Flint era deceduto lo scorso 4 marzo in seguito ad una asfissia che il cantante si sarebbe autoprocurato. D'altra parte, la coroner Caroline Beasley-Murray, che ha seguito tutta l'inchiesta conducendo personalmente le indagini, ha dichiarato: "Non credo ci siano sufficienti prove per affermare che sia stato un suicidio". Infatti, le analisi effettuate sul cadavere di Flint hanno rivelato la presenza nel suo sangue di alcol, cocaina e codeina . Queste sostanze potrebbero sicuramente aver contribuito ad alterare lo stato mentale dell'artista determinando il suo gesto estremo.

Queste considerazioni hanno indotto il coroner a lasciare "un verdetto aperto" per quanto riguarda le indagini sulla sua morte. Nello stesso tempo, però, la dottoressa Beasley-Murray ha ammesso: "Non sapremo mai cosa stesse succedendo nella sua mente". In pratica il coroner dubita che il suicidio sia stata "un'azione deliberata" dal cantante. Ha, infatti, spiegato che "per registrare (il suicidio), avrei dovuto scoprire che, sulla bilancia delle probabilità, il signor Flint aveva concepito l'idea e intrapreso un'azione deliberata sapendo che sarebbe sfociata nella sua morte".

Ma la dottoressa Beasley-Murray ha anche fatto capire di non aver trovato prove sufficienti che inducano a ritenere che la morte del frontman dei Prodigy sia stata un'incidente. Secondo il coroner Flint potrebbe aver "fatto qualche cavolata che è finita parecchio male".

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