Il lungo dito dello scandalo punta feroce contro Lady Gaga. Nel mirino dei censori - media compresi - finisce la sua recente esibizione a Vancouver. La popstar sale sul palco, fa il suo show. E nel mezzo dello spettacolo mostra un outfit eccentrico: un reggiseno con montati sopra due piccoli fucili d'assalto.
L'abbigliamento sfoggiato nello show canadese non passa inosservato. E i gruppi che si battono per una regolamentazione più severa delle armi negli Stati Uniti se la prendono con la cantante, chiedendosi la ragione di una provocazione che sembra gratuita e poco sensibile, a un mese dalla carneficina (26 morti, 20 bambini) nella scuola elementare Sandy Hook.
Lo sconcerto può sembrare motivato, ma forse neppure troppo. Tra Vancouver e Newtown ci sono circa 4mila chilometri, che non sono pochi. Tra la sparatoria e la data del concerto circa trenta giorni, che in questo caso, è vero, non sono abbastanza.
Ma da considerare è anche che non è la prima volta che la popstar sfoggia una mise del genere. Era già successo in passato, per esempio durante la sua data milanese, a ottobre del 2012. Ma prima ancora un reggiseno simile, se non identico, lo aveva messo nel video della sua Alejandro, che è del 2010.
Se dunque è forse lecito chiedersi il senso della provocazione e del ricorso al tema delle armi che spesso fa la cantante - anche su una copertina di
Rolling Stone (foto) era comparsa con due finti fucili sotto il braccio - meno senso ha legare direttamente un'esibizione con una tra le peggiori carneficine scolastiche che gli Stati Uniti ricordino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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