Barbara d’Urso ha voluto ricordare Pietro Taricone durante la prima puntata del 2020 di Live! e, a conclusione del suo spazio dedicato al Gf Vip, ha mandato in onda un tributo che ha scatenato una reazione inaspettata di Cristina Plevani.
L’ex concorrente, protagonista indiscusso della prima edizione del reality show, è morto nel 2010 dopo essere precipitato al suolo durante un lancio con il paracadute. È stato proprio Salvo Veneziano a ricordarlo prima del suo ingresso nella Casa di Canale 5 e, così come fatto dal pizzaiolo siciliano, la d’Urso ha voluto rivolgere un tributo a Taricone durante l’appuntamento di Live! di ieri, 19 gennaio. “Volevamo ricordare anche noi, insieme a Cristina (Plavani, ndr), con grandissimo amore, Pietro”, ha annunciato la conduttrice, mandando in onda una serie di immagini e video che ripercorrevano la vita dell’ex gieffino dall’ingresso al Gf fino alla sua scomparsa.
Più volte inquadrata dalla telecamera, Cristina Plevani è apparsa particolarmente commossa dal tributo all’ex coinquilino con il quale ebbe anche una relazione all’interno della Casa. L’emozione, però, è stata talmente tanta che la donna ha deciso di abbandonare lo studio di Cologno Monzese per non mostrarsi in lacrime davanti le telecamere. “Era giusto ricordarlo nel ventennale del Grande Fratello, soprattutto da tutti noi che abbiamo fatto il Gf – ha detto la d’Urso al rientro in studio - .Cristina è andata via...”.
La ex concorrente del Grande Fratello, poi, ha voluto spiegare il motivo della sua uscita di scena durante il tributo a Pietro Taricone con un post su Instagram. Dopo essersi schierata dalla parte dei suoi ex compagni di avventura, stigmatizzati per aver riso alle frasi sessiste di Salvo Veneziano, la Plevani ha concluso il suo intervento aggiungendo una nota sul suo allontanamento dagli studi di Canale 5. “[...
]Perché sono uscita ieri sera durante i video finali di commemorazione? – ha spiegato Cristina - . Perché non me li aspettavo, perché commuovermi lo trovavo fuori luogo, fuori tempo e irrispettoso nei confronti di chi ha più diritto di me di piangerlo”.
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