Ha vinto Masterchef con un fantastico piatto a base di pernice, finferli e tartufo. Ma anche, idealmente, con il colpo teatrale della proposta di matrimonio al compagno Daniel, in ginocchio, con tanto di anello di brillanti. Finale a sorpresa, ieri sera, per la nona edizione del cooking show di Sky: mentre scorrevano i titoli di coda Antonio Lorenzon, 44 anni, di Bassano del Grappa, ha voluto ufficializzare il suo amore. Che, comunque, si era già visto, con grande naturalezza, nel corso delle puntate, dove il compagno è stato presente per sostenerlo. La mattina seguente, per lui, è un tripudio.
Antonio, partiamo dalla fine, lei è una persona schiva, come mai ha voluto fare questo gesto plateale?
“Perché mi sentivo bene, mi sembrava di stare in famiglia, quando mi hanno proclamato vincitore ho visto tante lacrime, tanto amore, e allora ho deciso di condividere con Daniel questo momento speciale perché lui ha creduto in me e mi ha reso la persona che sono. E poi è stato lui spingermi a partecipare alle selezioni”.
Aveva l’anello in tasca, quindi aveva intenzione di fare la proposta comunque sarebbe andata la finale?
“Volevo farlo in un secondo momento, in privato, perché non sapevo se avrei trovato il coraggio davanti a tutti. Poi lì per lì ho cambiato idea. Infatti ho chiesto la parola, tutti si sono girati e anche i cameraman erano un po’ spiazzati, si vede nelle riprese… Lo giuro, non lo sapeva nessuno”
Cosa direbbe a uno spettatore un po’ conservatore che magari è rimasto stupito nel vedere l’anello e i baci?
“Che non c’è nessuna diversità tra una persona e l’altra, che l’amore è un concetto ampio, l’importante è che ci sia. Spero che la gente capisca che era il momento perfetto per coronare la nostra storia”.
Lei e Daniel state insieme da 18 anni, ora vi sposerete e vorreste aprire un luxury B&B in Costa Azzurra, anche grazie al premio di 100.000 euro vinto a Masterchef..
“E’ il nostro progetto, ma da realizzare più avanti. Ora vorrei restituire al mio paese e a tutti quelli che mi hanno sostenuto qualcosa di quello che ho ricevuto, anche con questa vittoria. Sto già individuando un locale a Bassano del Grappa per aprire un ristorante basato sulla tradizione e sui sapori locali. Daniel magari mi aiuterà nel tenere i conti, lui è un business analyst. Intanto uscirà il mio libro di ricette “Una cucina diversa - otto menu per ricevere con stile”.
Del resto lei ha trionfato a Masterchef rivisitando la cucina dei suoi luoghi d’origine e della sua famiglia.
“Papà sperimentava con piatti stravaganti, e faceva un sacco di risotti per questo io ho imparato a farli, mamma mi ha trasmesso la tecnica per tirare la pasta, nonna mi faceva sempre i ravioli per merenda. Le domeniche le passavamo a raccogliere funghi in montagna”.
Non deve essere stato facile per lei crescere e vivere in una realtà di provincia…
“L’importante è avere una famiglia che ti sostiene, come è stata la mia. Fin da piccolo, fin da quando ero all’asilo ho capito quello che ero. Mia mamma mi mandò dallo psicologo perché mi vedeva giocare con le bambole, ricordiamoci si sta parlando di quarant’anni fa. Magari un po’ ci ha sofferto, magari ha sperato che crescendo cambiassi, ma mi ha sempre amato e accettato. Come mio padre e i nonni. Per il resto ho sempre ragionato così: chi mi ama, mi segue…”
Un modo di pensare solare che ha mostrato anche durante tutto il programma, chef Locatelli l’ha lodata per la sua umiltà e voglia di imparare…
“Io sono così, non me la prendo se le cose non vanno bene, cerco di accettarlo con un sorriso, senza angosciarmi. Ho affrontato il programma cercando di divertirmi altrimenti si rischia di diventare antipatici. Mi ha fatto piacere quello che ha detto lo chef, mi ha commosso”.
Non sono mancati però gli screzi con le altre concorrenti, soprattutto con Maria Teresa che è arrivata in finale insieme a lei e Marisa, e che ha battuto per un soffio: “questioni di dettagli”, come hanno sottolineato i giudici…
“Sono state due amate compagne di viaggio, ci siamo anche sostenuti. Con Maria Teresa ci sono stati problemi a metà percorso, ha fatto cose che non mi sono piaciute, lei ha il dentino avvelenato, ma fa parte del suo carattere e della voglia di vincere. Ma io la rispetto e, poi, mica devo vivere con lei…”
Ma se lei aveva questa grande passione per la cucina, come mai ha scelto di diventare un art director?
“Perché sono
bravo anche in questo campo, non per vantarmi, mi piace essere creativo in diversi settori, dalla decorazione della tavola, all’abbigliamento, agli arredi. Ora mi sposto verso la cucina, ma sfrutterò tutte queste qualità”- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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