La magia delle Winx funziona anche nei film

Da cartone a "live action" con attrici in rampa di lancio e una storia a tinte dark

La magia delle Winx funziona anche nei film

La prima magia - ampiamente prevedibile - l'hanno fatta subito, appena lanciate in rete venerdì scorso. Sono balzate in cima alla top ten dei programmi più visti di Netflix e, di questo passo, ci resteranno a lungo. Sono le Winx, le fatine che, lasciate a casa le ali e i vestiti glitterati, si sono trasformate da disegni animati (inventati da Iginio Straffi) a live action, cioè ragazze in carne e ossa. E si sono attualizzate con tanto di problemi adolescenziali, dai primi amori ai rapporti conflittuali e alla difficoltà di crescere, e di tecnologie moderne: si parlano con i telefonini, non avendo i poteri della telepatia. Non hanno perso però il compito di lottare e sconfiggere i mostri per salvare il mondo e la scuola di magia (Alfea). Insomma, se avete bambine piccole tenetele lontano dalla saga creata da Brian Young, non per nulla è vietata ai minori di 14 anni. Se, invece, avete figli e figlie adolescenti non vi dovete preoccupare: il contesto e la trama non sono molto diversi da quello di tanti teen drama in circolazione con atmosfere dark, da Sabrina a Curon. In più, nella serie (intitolata per la precisione Fate: The Winx Saga) realizzata dall'inglese Archery Pictures Production in associazione con la Rainbow di Straffi, ci sono tutti gli ingredienti del «politicamente corretto»: dalla fata un po' sovrabbondante (Terra al posto di Flora), all'omosessualità. Per le cinque giovani attrici protagoniste (una in meno rispetto ai cartoni animati) il successo della serie è un ponte di lancio nell'empireo dello show. Abigail Cowen, nel ruolo principale di Bloom, si è già vista in Sabrina e apparirà nel film Redeeming Love. «Bloom - spiega la ventiduenne attrice e modella nata in Florida - è una specie di outsider e cerca di bilanciare le difficoltà dell'adolescenza con i poteri magici. Ha un potere estremo (il fuoco), le sue abilità sono molto forti, ma è un po' imprevedibile perché i poteri provengono dalle emozioni e lei è una persona molto emotiva. È un incendio a macchia d'olio che brucia da solo». Secondo Abigail il pubblico si è appassionato alla serie perché «tocca davvero il tema dell'emancipazione femminile. E poi ha sfumature oscure e taglienti che coinvolgono e toccano il cuore delle persone». Hannah van der Westhuysen, attrice britannica nel ruolo della bella biondona Stella, racconta come è stato affascinante girare le scene di magia: «Non dimenticherò mai quando siamo state portata sul set la prima volta.

Ci tenevamo per mano, tutte noi ragazze, sbalordite da quanto fosse imponente. È stato il nostro mondo per sei mesi. Gli incantesimi erano interessanti e anche difficili da fare, specialmente i miei, con le luci legate alle mani».

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