Massimo Giletti in questi giorni è al centro dell'attenzione mediatica per le sue inchieste sul ministro Alfonso Bonafede, le nomine al Dap e la scarcerazione di alcuni boss della criminalità organizzata. Un'inchiesta partita dalle dichiarazioni del magistrato Nino Di Matteo, che hanno scatenato la rabbia e l'indignazione dell'opposizione e non solo. Il conduttore è stato minacciato di morte e insultato per il suo lavoro ma non ha fatto un passo indietro nella sua strategia comunicativa, anzi. Domenica prossima continuerà a cavalcare l'onda dell'inchiesta sulle scarcerazioni e questa mattina, intervenendo in radio a Rtl 102.5, ha deciso di aprire un altro capitolo polemico, stavolta con la Rai.
Intervistato in diretta dal programma Non Stop News condotto da Fulvio Giuliani, Giusi Lagrenzi e Pierluigi Diaco, Massimo Giletti ha ribattuto le sue opinioni in merito alla questione Bonafede: "Ci sono troppi dubbi, troppe mancate risposte. Sulla nomina di Basentini al Dap invece che Di Matteo c'è qualcosa di grave che non torna." Il conduttore di Non è l'Arena non ha risparmiato un passaggio su Dino Giarrusso, l'europarlamentare con il quale ha avuto un feroce scontro nell'ultima puntata del programma di La7. L'ex iena, il giorno dopo, ha accusato Giletti di avergli teso un agguato televisivo e Massimo ha scelto il programma radiofonico per replicare a queste insinuazioni: "Dino Giarrusso parla di agguato televisivo a Non è l'Arena... Da iena si è trasformato in chihuahua."
Il conduttore e giornalista ha parlato a 360 gradi ai microfoni di Rtl 102.5 e dopo aver chiuso la parentesi legata alla polemica del momento ha puntato il dito contro la Rai. Massimo Giletti ha trascorso diversi anni della sua carriera sulla prima rete del servizio pubblico, conducendo il programma di approfondimento del primo pomeriggio della rete. Diverbi, opinioni contrastanti e divergenze professionali hanno provocato un allontanamento brusco del conduttore dalla televisione di Stato. Ciclicamente si rincorrono voci su un presunto ritorno in Rai del giornalista, puntualmente smentite dai fatti e dallo stesso Giletti, che questa mattina ha voluto raccontare un aneddoto importante sul suo rapporto con l'attuale dirigenza Rai.
Solo pochi mesi fa è morto il padre di Massimo Giletti, un lutto gravissimo per il conduttore che ha sempre dimostrato grande attaccamento al genitore. "Quando è morto mio padre, quest'anno, all'improvviso il giorno del funerale mi sono sentito toccare le spalle e abbracciare. Era il presidente Cairo. Credo che quei momenti siano fondamentali per una persona.
Non ricevere neanche un telegramma dalla Rai la dice lunga", ha commentato Massimo Giletti, che probabilmente dopo quell'episodio si è ulteriormente allontanato dalla Rai per legarsi ulteriormente con La7.
"Quando è morto mio padre quest'anno, il Presidente di #La7 #Cairo mi ha abbracciato. E' stato al mio fianco. Invece dalla #Rai non ho ricevuto neanche un telegramma. Questo la dice lunga".
— RTL 102.5 (@rtl1025) May 7, 2020
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