Instancabile Roberta Morise. È il suo quattordicesimo anno di televisione e lei passa da un programma all'altro. Dopo la conduzione di Easy Driver insieme a Veronica Gatto, la showgirl calabrese, classe 1986, è partita infatti alla scoperta delle bellezze del nostro Paese con Dario Vergassola per la quarta stagione di Sei in un paese meraviglioso di nuovo in onda, dopo la pausa estiva, su Sky Arte HD fino a novembre. E ora l'ex modella è pronta per una nuova avventura: dal 10 settembre affiancherà Giancarlo Magalli al timone de I fatti vostri, programma cult della mattina di Raidue ideato da Michele Guardì nel 1990. Roberta non nasconde l'entusiasmo e, assicura, si impegnerà al massimo. Anche perché lei è una che «prende il lavoro sempre seriamente». Tranne una volta...
Dubbi nell'accettare la proposta de I fatti vostri?
«Scherza?! Per me è un grande onore lavorare accanto a Giancarlo Magalli in una delle trasmissioni di punta della mattina della Rai. E poi, sarò onesta: alla guida di Easy Driver mi sono arricchita, messa alla prova e divertita, ma mi mancava lo studio. Inoltre, finalmente, tornerò anche a cantare, che è da sempre la mia grande passione».
A oltre un anno dalle polemiche, però, in molti ricordano ancora la bagarre scoppiata a I Fatti Vostri tra Giancarlo Magalli e Adriana Volpe.
«Che dirvi? Io scommetto che tra Giancarlo e me scatterà subito una sincera sintonia. Umile e semplice, mi muovo sempre in punta di piedi. Non ci saranno problemi tra noi, sono serenissima sotto questo aspetto».
Dalla sua partecipazione a Miss Italia 2004 a oggi, qual è stata l'esperienza più formativa a livello professionale?
«Probabilmente, L'Eredità. Avevo appena 19 anni, ero una ragazzina. Come una spugna, ho assorbito tutto quello che potevo. Detto questo, per emergere in tv secondo me occorrono due cose: il talento, che è innato, e l'esperienza. Ecco perché, di fatto, ogni tappa è stata importante. Con I migliori anni, per esempio, non solo mi sono misurata con la prima serata, ma ho anche potuto cantare. È stato splendido».
E c'è qualcosa che non rifarebbe?
«Non mi pento di niente, ma affronterei diversamente la pubblicazione del mio disco È soltanto una favola».
In che senso?
«Era il 2011, con gli occhi del poi, ho sprecato una splendida occasione. In quel periodo vivevo sempre a 1000. Mi sentivo confusa. E stanca. La verità è che quando il disco uscì era inizio estate e io con la mente ero già proiettata al mare. Oggi dedicherei più attenzione a produzione e promozione».
Chi sono le conduttrici che stima di più?
«Il mio mito è Raffaella Carrà. Indiscussa Signora del varietà, è eclettica, carismatica, bravissima e inimitabile. E poi, ho un debole per Antonella Clerici, la trovo davvero empatica».
Che cosa pensa dei talent?
«Sono una grande opportunità per i ragazzi che ambiscono a entrare nel mondo dello spettacolo. Se avessi 15 anni, anch'io tenterei di partecipare ad Amici o a X Factor».
E non farebbe il casting per The Voice?
«Onestamente, mi piace di meno. Trovo intrigante la fase iniziale, quella delle audizioni al buio, ma per il resto il format non mi pare molto originale».
Dalla fantasia alla realtà: ambizioni da realizzare?
«Non me lo chieda! Vivo alla giornata, mi viene l'ansia a pensare al domani».
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