"Mi sono emozionata più qui che davanti a Nicole Kidman"

L'attrice Matilde De Angelis è la prima donna sul palco: "Ho lavorato tanto e sodo. Se mi hanno chiamato vuol dire che me lo merito"

"Mi sono emozionata più qui che davanti a Nicole Kidman"

Bella, sensuale, intensa, tosta, tostissima. Altro che valletta (che per fortuna non ci sono più). Matilda De Angelis si presenta a Sanremo con un completino a fiori, i noti brufoli sul viso e una grinta che lascia stupiti. Non per nulla ha fatto una carriera fulminante, dal primo film Veloce come il vento scelta da Accorsi al conturbante ruolo nella serie Hbo/Sky The Undoing. E il 23 marzo la vedremo su Raiuno nel kolossal dedicato a Leonardo.

Matilda, a soli 25 anni è la prima donna del Festival e non solo nel senso che ha aperto le danze nella serata di debutto di questa complicata edizione.

«Quando ho visto il mega palco mi sono messa a piangere, mi sono più emozionata di quando ho incontrato Nicole Kidman».

Cos'ha di così speciale da essere voluta da tutti i registi e gli attori?

«Non lo so sinceramente. Anzi ho vissuto per anni la sindrome dell'impostore, pensavo che prima o poi mi avrebbero scoperto. Poi ho fatto pace con me stessa. E, forse, il fatto che mi abbiano chiamato qui vuol dire che me lo merito».

Perché se lo merita?

«Ho lavorato tanto e sodo. Sono arrivata alla recitazione senza un percorso accademico alle spalle. Quando ho debuttato da protagonista con Accorsi stavo facendo la maturità. Per questo mi sono messa a studiare molto, poi sono della vergine, scrupolosa e perfezionista. Magari è merito anche delle congiunzioni astrali: ti trovi al posto giusto al momento giusto».

Ha iniziato la carriera nel mondo dello spettacolo con la musica, girava l'Europa con una band. Sanremo è il cerchio che si chiude.

«E pensare che da piccola non guardavo mai il Festival. Vengo da una famiglia speciale, mio padre da ragazzo era un punk e mia madre una fricchettona, sono cresciuta senza la tv. Sanremo lo guardo da sei o sette anni e mi ci sono appassionata, faccio il toto-classifica, non mi perdo un minuto».

Ha avuto un'adolescenza molto libera...

«Ho cominciato a cantare da piccola, suonavo la chitarra, il violino, tutto sempre un po' male. Poi sono entrata nel gruppo Rumba De Bodas a 16 anni: avevamo un furgoncino e giravamo l'Europa».

Lei, da attrice, non ha avuto timore di mostrare sui social il suo volto coperto dai brufoli.

«Nel mio piccolo cerco sempre di battermi: ci chiedono di essere eleganti, patinate, è una narrazione che ci ha rotto

le scatole. Ma il palco di Sanremo è una lettera d'amore al mondo dell'arte: porto quello che sono. Per le mie battaglie preferisco usare i social, che mi permettono di avere un'interazione più diretta con il pubblico». LR

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