«Quarantacinque anni fa come oggi ho iniziato con i Pooh; tre anni fa, sempre in febbraio stavo morendo; oggi inizia una nuova fase della mia carriera con questo album e con la tournée teatrale che partirà a maggio». È carichissimo Red Canzian alla presentazione del suo album Testimone del tempo, che segue la partecipazione a Sanremo con il brano Ognuno ha il suo racconto. Non lo spaventa, da navigato eroe del palcoscenico, la carriera solista. «Certo i 500mila fan che hanno assistito ai concerti d'addio si sentiranno un po' orfani dei Pooh, ma rimangono le canzoni. Qui riprendo la mia storia e la faccio partire dall'inizio. Nel disco, ma soprattutto nei concerti, c'è tutto il mio passato, dal beat inglese al rock progressivo, che iniziai a suonare con i Capsicum Red». Il nuovo album guarda al tempo stesso alle radici (la suite progressive Cantico, scritta con Renato Zero e Vincenzo Incenzo) e le classiche ballate come La notte è un'alba e Da sempre scritte con Ermal Meta. «Ermal è veramente un autore di grande effetto, una persona che ha sofferto molto e ha reagito».
Un cameo dell'album è la versione di Vent ans, resa celebre da Johnny Halliday e splendidamente riproposta come Meravigliami ancora con l'aiuto di Enrico Ruggeri. «Ho contattato Halliday per un duetto, ma era già troppo malato per accettare». Con Ruggeri, Red ha scritto anche la splendida canzone d'amore Per cercare di capire le donne, in memoria di Valerio Negrini, e tra gli altri autori che hanno collaborato c'è anche Ivano Fossati (Tutto si illumina, un pezzo evocativo per voce pianoforte e orchestra). «Volevo tracciare i quadri della mia vita artistica dall'inizio ad oggi e credo di averlo fatto con della buona musica che emozioni il pubblico. La musica di sottofondo è un dolore per l'anima. O si ascolta la musica o si fanno altre cose».
Così Red Canzian è totalmente concentrato sul suo spettacolo, che partirà a maggio con i primi 15 concerti in teatro. «Ma ne voglio fare almeno 100. Suonerò una quarantina di brani e sullo sfondo ci sarà uno schermo per spiegarli, come in un film. All'inizio ci sarà un bambino di 6 anni che guarda dentro una vecchia radio mentre io e la band eseguiamo Tutti Frutti, poi Love Me Tender, in omaggio a Elvis, perché il rock è anche melodia, seguirà She Loves You mentre scorrono le immagini dei Beatles all'Ed Sullivan Show e non mancherà Yesterday con cui, esordiente, vinsi il festival Lo strapilo d'oro condotto da Pippo Baudo. Ci sarà anche il rock progressivo di Parsifal e del nuovo brano, Cantico una vera suite in cui c'è anche una piccola parte del Cantico delle creature di San Francesco». Qualcuno gli fa notare che i fan pretenderanno i classici dei Pooh. «Ne farò alcune, come Noi due nel mondo e nell'anima e Uomini soli, quelle che mi appartengono di più. Ho la coscienza del ricordo della band. La storia irripetibile dei Pooh è finita e cominciano delle storie parallele, magari più piccole ma sempre sincere e significative».
E per finire, senza alcuna
piaggeria, un ringraziamento a Baglioni. «Quando vincemmo il Festival nel '90 c'era molta tensione, e c'era persino un pipistrello mentre suonavamo. Questa volta Baglioni ha invitato le persone giuste per valorizzare la musica».
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