"Oggi le donne vengono brutalizzate due volte". Le rivelazioni di Rula Jebreal prima di Sanremo

Prima della sua apparizione a Sanremo, Rula Jebreal si rivela in una lunga intervista in cuii parla soprattutto di sessismo e violenza sulle donne

"Oggi le donne vengono brutalizzate due volte". Le rivelazioni di Rula Jebreal  prima di Sanremo

Sta per iniziare il Festival di Sanremo, il primo condotto da Amadeus ed è già pioggia di polemiche. Su sessismo e violenza sulle donne ora prende la parola Rula Jebreal, una della donne che affiancherà il conduttore nella prossima edizione della Kermesse. In un’intervista che ha rilasciato a Vanity Fair, la scrittrice, giornalista, docente della Facoltà di Scienze Politiche all’Università di Miami, rivela il suo punto di vista su alcune questioni che hanno scosso l’opinione pubblica.

Collega e amica di Marie Colvin dell’Indipendent, uccisa in Siria nel 2012 mentre raccontava la guerra, e del giornalista saudita Jamal Khashoggi, scomparso nel 2018, Rula Jebreal ha raccontato la storia di Israele tra ieri e oggi sulle più prestigiose testate americane, facendosi portavoce della condizione femminile in luoghi dove l’abuso e la violenza vengono perpetrati negli anni e dove, troppo spesso, restano crimini ignorati e impuniti."Parlo di fatti che conosco, di adesso. È una battaglia che va combattuta anche dagli uomini – esordisce -. Per me è imprescindibile, non combatterla vorrebbe dire che non è cambiato niente da quando mia mamma si è suicidata. E lo devo a mia figlia".

E proprio per amplificare il suo impegno civile e la sua battaglia in difesa delle donne possa amplificarsi, Amadeus l’ha voluta alla 70esima edizione del Festival di Sanremo. "Lo ammiro perché ha fatto la scelta coraggiosa di chiamare dieci donne a condurre con lui, e mi auguro che per le prossime edizioni ci siano direttrici artistiche – aggiunge Rula Jebreal -. All’Ariston porto un monologo contro la violenza sulle donne e non è un discorso di destra né di sinistra". Rula Jebreal durante l’intervista ha raccontato gli episodi salienti della sua carriera, incluso l’incontro con Harvey Weinstein, all’epoca in cui produsse il film tratto dal suo libro. "Una volta l’ho visto maltrattare una sua assistente, le urlava addosso e lei è scappata via piangendo".


E poi aperto una parentesi sui momenti più dolorosi della sua infanzia "Mia mamma si è tolta la vita dopo un’infanzia di violenze tra i 13 e i 18 anni, nessuno le aveva creduto per salvare “l’onore” della famiglia" confessa. L'intervista si sposta anche su gli attacchi misoigini in Italia e sulle polemiche degli ultimi giorni. Un'intervisata che lascia sicuramente il segno. La vera mina vangante di Sanremo è proprio lei.

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