Il dolore di Pago per il figlio lontano: "Verrei ​da te strisciando ma non lo faccio per il tuo bene"

Il cantante è in quarantena in Sardegna insieme alla sua compagna, Serena Enardu. Sui social ha pubblicato un post commovente per salutare il figlio, che vive a Roma con la madre Miriana Trevisan e che non vede da settimane

Il dolore di Pago per il figlio lontano: "Verrei ​da te strisciando ma non lo faccio per il tuo bene"

Sono molti gli italiani che, in questo difficile momento di emergenza sanitaria a causa del coronavirus, si trovano a vivere la quarantena lontano dai loro affetti più cari. Tra loro c'è anche il cantante Pago che oggi, attraverso i social network, ha lanciato il suo grido di dolore per la lunga separazione dal figlio Nicola, 10 anni. Il bambino è rimasto a Roma con la madre, la showgirl Miriana Trevisan, e il cantante non lo vede da settimane.

Sono lontani i giorni in cui, spensierato e felice, Pago viveva l'esperienza del Grande Fratello Vip al fianco della sua compagna, Serena Enardu. Poco dopo essere uscito dal reality Mediaset, il cantante è stato travolto come milioni di italiani dall'emergenza da Covid-19 e si è dovuto separare suo malgrado dal figlio Nicolino, come lo chiama affettuosamente Pago. Oggi il cantante trascorre la sua quarantena in Sardegna insieme alla Enardu, mentre il bambino si trova nella capitale con la madre. La lontananza però ha iniziato a farsi pesante e Pago ha affidato ai social un messaggio struggente per il piccolo.

Attraverso il suo profilo Instagram Pago non ha nascosto la sua tristezza nel non poter abbracciare Nicola e ha affidato al web le sue parole, scegliendo di condividere una foto del figlio a fine febbraio: "Mi manchi e verrei da te anche strisciando, così fa un genitore, ma cancellerei tutto quello che cerchiamo di insegnarti, l’amore per la vita, per i propri cari, il rispetto dell’essere umano, la forza e la pazienza, proprio ora che invece è di letale importanza imparare cosa è giusto fare".

Il cantante si è rivolto virtualmente al figlio parlando di principi che sono fondamentali in questo momento, ma ha anche fatto una promessa a Nicola: "Io farò di tutto, promesso, dovesse prolungarsi troppo, a costo un giorno di infilarmi una tuta da palombaro! Ora però facciamo i bravi #noirestiamoacasa per poterci riabbracciare un po’ come tutto il mondo deve fare".

Roma,ultimi giorni di febbraio,appena fuori casa GFVIP. In Lombardia l’allerta, chi grida ad una influenza,chi no,lo ricordo beneDopo un paio di giorni salutai mio figlio e andai a Milano,lavoro,trasmissione a porte chiuse, si può,distanti,senza mascherina, attenti a lavarci le mani. Linate, controllano la temperatura, ok ma poi abbiamo contatti con chiunque.Non vado a Pavia,casa mia,non mi fido, non lo vietarono ma dissero che il #coronavirus aveva colpito quella zona in modo particolare,oggi i dati lo confermano,in giro solo ambulanze Rientro in Sardegna, poi Roma, da mio figlio,lo vado a prendere a scuola dove tutto continua a svolgersi normalmente,andiamo un po’ in giro,senza mascherine, ancora nessuna indicazione e poi guarda quanta gente,nessuno le ha! Riparto ma, ecco la notizia:Lombardia blindata, in entrata e in uscita! Il divieto si estende ovunque ed io ho passato areoporti, stazione, taxi e centro città! Mi dissero che sarei potuto tornare da mio figlio,motivi familiari, ma, come per Milano la prima volta, avrei dovuto prendere IO le precauzioni , mettendomi IO in quarantena,prima e dopo Guardo poi video ai tg e penso: io le prendo pure ma se il modo di farci viaggiare è quello a cosa servono?Cerco di organizzarmi Ma se dobbiamo restare a casa però perché io potrei viaggiare? Perché rischiare? E se lo prendessi durante il viaggio e dovessi trasmetterlo a qualcuno? Mio figlio? Come potrei perdonarmelo? No! Mi manchi e verrei da te anche strisciando, così fa un genitore, ma cancellerei tutto quello che cerchiamo di insegnarti, l’amore per la vita,per i propri cari, il rispetto dell’essere umano,la forza,la pazienza, proprio ora che invece è di letale importanza imparare cosa è giusto fare Ed io farò di tutto, promesso, dovesse prolungarsi troppo , a costo un giorno di infilarmi una tuta da palombaro ! Ora però facciamo i bravi #nicolinomalandrino #noirestiamoacasa per poterci riabbracciare ..un po’ come tutto il mondo deve fare #andràtuttobene #ifiglisopiezzecore #seilamiavita

Un post condiviso da Pago (@pagoufficiale) in data:

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica