«È arrivato il momento di incattivirsi». Costantino della Gherardesca, storico conduttore di Pechino Express su Rai2, ha appena aperto l'ottava edizione (in collaborazione con Banijay Italia) con una media di ascolto pari a circa 2 milioni di spettatori (9.2% di share). Risultati buoni, per un Costantino che sta cambiando registro di conduzione: «Vi accorgerete nel corso delle puntate, il gioco sarà più spietato. Mi vedrete più spesso a fianco dei concorrenti e avrò molta meno pietà del solito».
Dieci puntate tra Thailandia, Cina e Corea del Sud con un cast eterogeneo, dieci coppie tra cui le Figlie d'Arte (Asia Argento e Vera Gemma), i Gladiatori (Max Giusti e Marco Mazzocchi), i Wedding Planner (Enzo Miccio e Carolina Gianuzzi). Lo show stavolta punta sulla competizione più sfrenata, con l'obiettivo di trovare un tetto per la notte.
Ci racconti questa sua nuova veste.
«Abbiamo fatto ricerche di mercato, il pubblico pensa sia diventato troppo buono, ultimamente. Quindi sono più cattivo, le prove saranno fisicamente e psicologicamente molto più difficili. Sono meno paterno e più sergente. Il pubblico vuole vedere una gara assatanata e ironica. E vi mostrerò paesaggi incredibili».
Cosa pensa del territorio che avete visitato?
«La Cina è un paese straordinario, bellissimo, con case popolari alte quaranta piani, con panni stesi al quarantesimo. Ogni anno il governo tira fuori dalla povertà tre milioni di persone, un paese devoto al progresso. Pechino è un format che ti permette di viaggiare, apre la mente. Quando ti trovi a Seul, che è quarant'anni avanti rispetto a noi, e rientri a Malpensa in mezzo alla nebbia e ai piumini color asfalto e verde ulivo della gente, capisci che non siamo di certo il primo mondo».
E lo racconta a Pechino Express, il programma che sente più suo.
«Ne sono sempre stato anche autore. Non ho mai sottovalutato il pubblico e non sono mai stato falso. Vede, la tv è piena di gente falsa, persone che si fingono buone, ma sono dei sicari».
È circolata voce che avrebbe potuto sostituirla Simona Ventura.
«Simona gioca a tennis ed è ancora in grandissima forma, ma Pechino è il programma psicologicamente e fisicamente più complicato che ci sia in tv. Bisogna alzarsi alle 4 del mattino, sopportare ritmi estremi. La vedo produttivamente difficile per un altro conduttore, a meno che non sia un atleta. Comunque per ora il pubblico vuole me. La gente sui social e fuori mi dice questo».
Cosa dobbiamo aspettarci da queste coppie?
«Stupisce la prepotenza di Enzo Miccio con la sua povera assistente, la cattiveria e i falsi sorrisi di Soleil Sorge. E un'Asia Argento sorprendentemente solare, con tanta voglia di vincere».
Curiosità. Ultimamente lei ha frequentato i salotti di Barbara D'Urso.
«È diventata un capro espiatorio per tutti gli addetti ai lavori che ne parlano male pensando di farsi belli. Se ci fa caso, non è che chi la critichi faccia dei film di Ken Loach. E poi il suo show è surreale, ha applicato il modello dei news network di destra americani all'intrattenimento. È un tipo di tv molto liberata e mi diverte molto».
E come definirebbe la sua, di tv?
«Mi interessa l'antropologia dello spettatore, del concorrente, la psicanalisi. La tv è un'arte che si impara praticandola. Ci sono certi segreti di chi fa tv che sono quasi mistici, non hanno nessun nesso logico. Ma per lavorare bene devi conoscerli».
Cosa le piace guardare?
«Non mi piacciono le polemiche, l'allarmismo, il gossip mascherato da giornalismo. Mi piace l'assurdo, tipo Temptation Island, visto da bagnini e scienziati. Geniale».
E di lei come conduttore, cosa pensa?
«A volte penso che la mia tv sia diventata troppo seria. Vede, ho un imprinting bacchettone, un filino democristiano. È arrivato per me il momento di aggiornarmi ai gusti dei giovani. Il nuovo Costantino ha voglia di osare, con cattiveria».
Presto su IGTV vedremo Un marito per Costa. Ma la sua realtà sentimentale qual è?
«Sto lavorando sempre.
Non ho il tempo fisico per una vita personale e intima. Un filino mi rattrista, più che il sesso mi manca qualcuno con cui viaggiare. È colpa di voi giornalisti, che non mettete mai mie foto sexy accanto alle interviste. Per questo sono single, colpa vostra».
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