Dopotutto è la canzone a fare la differenza. Una bella voce canta, un bel brano conta. E X Factor si avvicina sempre più a questa inevitabile conclusione. Perciò ieri sera i brani inediti dei concorrenti ancora in gara nella undicesima edizione sono stati cantati molti prima del solito, in modo da consentire al pubblico di conoscerli, assorbirli ed eventualmente farli propri (anche grazie al prezioso contributo di Rtl 102.5). Quindi l'asse del talent show si sposta verso la creazione di musica leggera che abbia le potenzialità di essere «pop», ossia di piacere al grande pubblico. In più c'è la propensione sempre più spiccata di «creare» il proprio pezzo, una caratteristica che sembra far intuire la nascita di una nuova generazione di cantautori. E allora dal basso molto elettrico stile anni Novanta di Chosen dei Maneskin fino alla voce (troppo) raschiata di Rita Bellanza in Le parole che non dico mai, il panorama dei brani inediti tocca quasi tutti i confini della musica leggera a parte il rap. «È solo un caso, non c'è nulla di prestabilito», spiega il presidente della Sony Music Andrea Rosi mentre conferma quanto velocemente siano state realizzate le incisioni: «Poco più di una settimana». E se Lascia che sia di Andrea Radice si avvicina molto alla tradizione melodica in stile Zarrillo, The Story di Samuel Storm ha l'intensità della migliore Tracy Chapman mentre Rumore dei Ros (prodotto anche da Manuel Agnelli) ha una bella energia anche se il testo non brilla per originalità.
Insomma, una bella sfida che, come conferma Enrico Nigiotti, potrà essere spiegata soltanto dalle sensazioni che ciascun brano sarà in grado di provocare perché «se avessi saputo come spiegare le emozioni, non avrei certo scritto canzoni».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.