Frank Sinatra e Marilyn Monroe stavano per sposarsi, ma l’avvocato di The Voice impedì quelle nozze. Lo rivela il giornalista Charles Casillo in un episodio del podcast The Killing of Marilyn Monroe. Il cantante italo-americano si era innamorato della mitica star di Hollywood nei primi anni Sessanta, quando l’attrice aveva da poco divorziato da Arthur Miller.
Quando il crooner venne a sapere che Marilyn era una donna sofferente e malata, che nascondeva pensieri suicidi, spirito borderline e tratti autistici dietro la sua maschera seduttiva e iperaffettiva, mandò a monte tutto. “Come molti altri uomini – spiega Castillo nel podcast – Sinatra è stato vittima del suo fascino. La trattava come non aveva mai trattato nessun’altra donna. Era molto protettivo nei suoi confronti”. Soltanto dopo un duro faccia a faccia con il suo legale, Ol’ Blue Eyes cambiò idea.
“Marilyn Monroe si suiciderà presto, non sposarla”
Sposare il sex symbol più famoso d’America avrebbe distrutto la sua carriera: fu questa la spiegazione che convinse Sinatra. “‘Non sposarla’, disse il suo avvocato – racconta Castillo –. ‘Si suiciderà e se si uccide durante il periodo in cui è la moglie di Frank Sinatra, passerai alla storia come l’uomo responsabile della morte di Marilyn Monroe’”.
La relazione tra Sinastra e Monroe è stata approfondita per la prima volta nel libro Sinatra: The Chairman, scritto dal giornalista e biografo James Kaplan nel 2015. Secondo la ricostruzione di Kaplan, il re dello swing era follemente innamorato di Marilyn: i due si erano conosciuti nel 1954, quando lui era ancora sposato con Ava Gardner.
La loro
relazione iniziò nel 1961 e andò avanti diversi mesi, fino alla rottura e a quel fatidico 5 agosto 1962, quando la diva venne trovata priva di vita nella camera da letto della sua casa di Brentwood. Una morte ancora oggi avvolta dal mistero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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