Manca pochissimo alla 70esima edizione del Festival di Sanremo, il primo condotto da Amadeus. Come sempre le polemiche non mancano ancora prima di vedere in tv la prima puntata. Quest’anno le cose sembrano ancora più complicate del solito perché, sul celebre conduttore, si sta abbattendo una vera e propria bufera. Fra accuse di sessismo e big in gara molto contestati, negli ultimi giorni a finire nell’occhio del ciclone è la partecipazione del rapper Junior Cally. L’artista che sarà tra i 24 cantanti in cantanti in gara, viene criticato a causa dei suoi testi ritenuti sessisti e violenti. In molti ne chiedono persino l’esclusione.
A gettare benzina sul fuoco, o forse semplicemente per cercare di sanare gli animi, ci pensa J-Ax. Anche lui è un rapper molto famoso e soprattutto anticonformista, e oggi ha voluto esprimere un parere sulla questione. Un parare che, ovviamente, non è passato inosservato. "Questa polemica su Junior Cally è una roba da poveretti. Sono chiacchiere sterili – esordisce il rapper -. Secondo voi un rapper non dovrebbe andare da nessuna parte?" Come è stato raccontato più volte, un cantante come Junior Cally, che in passato ha urlato alla violenza sulle donne in toni aspri e acerbi, non avrebbe diritto di partecipare alla kermesse di Sanremo. Eppure, dalle dichiarazioni di J-Ax, le polemiche sarebbero inutili e non supporterebbero le critiche degli ultimi giorni.
"Prima di lui è stato Eminen a calcare il palco dell’Ariston – aggiunge – anche lui è un rapper e in una canzone raccontava ad una bambina di come aveva ucciso la mamma. Però tutti lo rincorrevano perché era bianco, era un ragazzo che veniva dalla periferia e non lasciava interviste – continua -. Almeno Junior Cally è in gara e non si è fatto pagare 400 milioni di ero".
J-Ax che da sempre combattere per difendere il valore della musica rapper in Italia, si lancia in una contestazione molto aspra in merito alla vicenda di Junior Callly. "Chi sceglie le canzoni per una manifestazione come il Festival di Sanremo si deve assumere le proprie responsabilità. – afferma -. Se hai bisogno del rap perché è l’unico genere che tira qui nel nostro paese da oltre 10 anni, non ti puoi lamentare". Ma la sua stoccata non è finita qui.
"Se stiamo qui a selezionare testi di questo o di quell’altro artista, allora dobbiamo farlo con tutto. Anche con i film – e poi -. Una canzone è una canzone, un film è un film. E ci sono mille ragioni perché un artista canta e dice qualcosa in quel determinato momento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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