La Rai rischia una multa da 5 milioni per il caso televoto a Sanremo

La polemica sul televoto di Sanremo non si ferma. Il Codacons presenta un esposto all'Antitrust: viale Mazzini rischia una sanzione pesante

La Rai rischia una multa da 5 milioni per il caso televoto a Sanremo

La polemica sul televoto di Sanremo non si ferma. Lo scontro delle ultime ore sulla vittoria di Mahmood che ha battuto nella calssifica finale Ultimo che invece ha fatto il pieno col voto da casa sta accendendo in modo duro il post-Festival. E così adesso il Codacons mete nel mirino proprio Sanremo e la Rai per quanto accaduto sabato notte. L'associazione che difende i diritti dei consumatori si schiera dalla parte di chi ha espresso il proprio voto da casa pagando per poi vedere la classifica finale ribaltata dalla decisione della Giuria di qualità. Un dato, quello del pagamento sul voto da casa, da non sottovalutare.

Su questo infatti si basa il ricorso del Codancons presentato all'Antitrust: "La pratica commerciale è scorretta considerato che il voto schiacciante del pubblico da casa, a pagamento, che aveva premiato Ultimo, è risultato annullato e ribaltato dalla giuria d'onore e dalla sala stampa, che hanno decretato la vittoria di Mahmood", si legge nel ricorso. Sempre l'associazione dei consumatori sta valutando di chiedere la sanzione massima per viale Mazzini che ammonta a circa 5 milioni di euro. Inoltre il Codacons ha chiesto alla Rai di rendere pubblici i criteri seguiti per l'individuazione dei soggetti che hanno composto la giuria d'onore che, di fatto, ha ribaltato il voto del pubblico".

Infine nel dettaglio il Codacons spiega i motivi di questo ricorso: "È evidente che indurre i telespettatori a spendere soldi per il televoto lasciando loro intendere che possono determinare la classifica finale del Festival, e poi consentire ad altri soggetti di modificare totalmente il voto del pubblico, potrebbe realizzare la fattispecie in oggetto Senza contare che migliaia di italiani hanno anche scommesso sui vincitori di Sanremo attraverso i canali ufficiali, subendo un possibile danno economico". Il caso dunque non è affatto chiuso e di certo è destinato ancora a far discutere...

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