Guai per sorella ed ex moglie dell'attore Raoul Bova che avrebbero incassato rimborsi iva non dovuti durante la produzione della serie tv Come un Delfino, commettendo di fatto evasione fiscale
Raul Bova aveva già incassata una condanna nel 2017, quando i pm richiesero un anno e mezzo per l'attore per sgravi anomali effettuati durante la produzione della suddetta pellicola. Ora si aprono le porte del tribunale anche per la sorella e l'ex moglie, entrambe a capo della società di produzione "Sanmarco" che si sarebbe occupata della produzione della miniserie tv andata in onda "Come un Delfino". Entrambe sono state rinviate a giudizio, verrà chiesto al Gip Chiara Gallo di indagare sulla presunta evasione fiscale. Le due donne, insieme ad altri membri della produzione, avrebbero incassato 150mila euro di rimborsi iva non dovuti per un fatturato di 780mila euro. Sono stati chiamati a giudizio anche altri quattro impresari cinematografici che, stando alle indagini condotte dalle Fiamme Gialle, avrebbero agito affinché il meccanismo messo su dalla Bova e dalla Giordano funzionasse.
Infatti, proprio attraverso impiegati assunti in maniera fittizia e fatture per servizi mai eseguiti.L'attore è finito sotto accusa con il fisco per 680mila euro, cifra che con gli interessi è lievitata a un milione e mezzo.
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