Il triste compleanno della Regina. Tra record e curiosità

Questo è il compleanno più triste e solitario della regina Elisabetta, ma lei sa che dovrà trovare la forza di camminare da sola, affrontando la vita con la determinazione e la sobrietà che l'hanno sempre contraddistinta, rendendola un'icona mondiale

Il triste compleanno della Regina. Tra record e curiosità

La regina Elisabetta compie 95 anni. La sua è una vita straordinaria, vissuta intensamente. Ora la testa coronata più famosa del mondo sta affrontando il periodo più difficile e doloroso, quello del lutto, dopo la scomparsa dell’amato marito. Dietro alla sofferenza, però, batte ancora il cuore della volitiva Lilibet che è già diventata una fonte d’ispirazione per tutti noi, con i suoi pregi e i suoi difetti, le sue qualità eccezionali e i suoi errori. Un’esistenza che merita di essere raccontata e non smette mai di stupirci.

Il regno più lungo

Cominciamo a…dare i numeri. Quello di Elisabetta II è il regno più lungo di tutta la storia inglese. Nel 2021 la sovrana “compirà” i suoi primi 69 anni sul trono ed è l’unica regina britannica ad aver festeggiato il Giubileo di Zaffiro (nel 2017, per i 65 anni di regno). Porta la corona dal 6 febbraio 1952 (ma l’incoronazione ufficiale è avvenuta il 2 giugno 1953) e nessuno ha guidato un Paese più a lungo di lei. Nemmeno i faraoni. Lilibet ha superato perfino il re maya Pakal il Grande, che regnò sul suo popolo dal 615 al 683. Il prossimo traguardo sarà sorpassare il Re Sole, che guidò i francesi per 72 anni e 110 giorni. Inoltre Elisabetta e Filippo sono stati la coppia di regnanti più longeva del Regno Unito, grazie a ben 73 anni di matrimonio. Lilibet è anche il sovrano che governa su più Paesi al mondo (16), è la persona il cui volto è stato impresso sul maggior numero di monete (35, la regina Vittoria era “solo” su 21) e da Regina ha compiuto circa 260 viaggi all’estero.

La prima mail e il messaggio sulla Luna

Parlando di record, non dimentichiamo che la regina Elisabetta fu anche la prima sovrana a spedire un’email, dalla sede della Royal Signal and Radar Establishment, il 26 marzo 1976. Nel 1969 registrò un suo messaggio su un disco di silicio che gli astronauti della missione Apollo 11, Neil Armstrong e Buzz Aldrin, portarono sulla Luna. Per l’occasione Elisabetta disse: “A nome del popolo britannico saluto l’abilità e il coraggio che hanno portato l’uomo sulla Luna. Possa questo sforzo aumentare la conoscenza e il benessere dell’umanità”.

Da Churchill a Margaret Thatcher

Nell’arco della sua vita (e del suo regno) la regina Elisabetta ha visto sfilare 7 papi, 7 arcivescovi di Canterbury, 14 presidenti degli Stati Uniti e 14 primi ministri inglesi. Il rapporto più difficile, almeno all’inizio, fu con Churchill che di lei disse: “È solo una bambina”. In realtà il primo ministro non credeva che una donna sapesse governare al pari, se non meglio, di un uomo. Dovette ricredersi già al primo incontro con Elisabetta. Churchill, infatti, si rese conto che non aveva davanti una ragazza ingenua, ma una giovane desiderosa di imparare il mestiere di regina. Non fu un idillio neppure con la “Iron Lady” Margaret Thatcher, come racconta anche “The Crown”. Le due donne si stavano cordialmente antipatiche ma, sotto sotto si stimavano e, comunque, non mancò mai il rispetto reciproco. Due personalità forti nella stessa stanza, però, rischiavano di far esplodere Buckingham Palace.

La successione al trono in Kenya

Sua Maestà britannica è anche ricordata come l’unica sovrana inglese che, al momento di salire al trono, non era in patria. Si trovava, infatti, in Kenya con il marito, al Treetops Hotel, un albergo posizionato sui rami di un gigantesco albero di fico. Fu il principe Filippo, dopo averla presa da parte, a dirle che suo padre, Giorgio VI, era morto. Era il 6 febbraio 1952. Di quel giorno resta la testimonianza diretta del cacciatore inglese Jim Corbett, che disse: “Per la prima volta nella storia del mondo una giovane ragazza è salita su un albero un giorno come principessa e ne è scesa il giorno dopo come Regina”.

L’abito nero

La tradizione reale di viaggiare con un abito nero in valigia risalirebbe proprio alla morte del padre di Elisabetta. In quel drammatico frangente la Regina, appena tornata dal Kenya, si rese conto di avere con sé solo abiti colorati e a fiori. Non poteva presentarsi al cospetto della Regina Madre in stile “figlia dei fiori” così, una volta atterrata a Londra, attese sull’aereo che il suo staff le portasse un vestito da lutto. Quando le chiesero con quale nome volesse regnare, Elisabetta rispose candida: “Con il mio naturalmente. Con che altro?”.

Quando la Regina “tradì” le sue borse preferite

Elisabetta è affezionata alle borse Launer da decenni, tanto da concedere, nel 1968, il Royal Warrant al brand inglese che le produce. Le royal handbag regali fanno ormai parte “dell’iconografia” della Regina. Grazie a quelle borse Lilibet ha creato un vero e proprio linguaggio in codice, attraverso cui comunica con i suoi assistenti. Tuttavia ci fu una volta in cui la sovrana tradì il celebre marchio. Il 30 ottobre del 2012, anno del suo Giubileo di Diamante, Sua Maestà si presentò con il principe Filippo al Royal Opera House di Covent Garden, per l’Our Extraordinary World Gala, con una borsetta a baguette fermata da una chiusura d’argento. Un accessorio che le dava un’aria sbarazzina e spensierata, proprio come si sentiva lei in quel momento, ignara della Megxit, del lutto e di tutta la sofferenza che le sarebbe crollata addosso di lì a pochi anni.

Regina degli animali

Grazie a una legge del 1324 la regina Elisabetta possiede tutti i delfini, gli storioni, le balene e i cigni d’Inghilterra e del Galles. Nella sua vita ha allevato più di 30 corgi e dorgi. Hanno la loro stanza, dormono in ceste di vimini, mangiano carne e verdure di prima scelta, serviti su vassoi d’argento. Il primo corgi della sovrana, Susan (capostipite di una lunga dinastia di cani reali), le venne donato dal padre per i suoi 18 anni. Quando era ancora una giovanissima principessa, però, Lilibet era affezionatissima a Dookie, il corgi che Giorgio VI adottò nel 1933.

Nel 2018 un bambino di Mantova scrisse alla Regina, chiedendole in regalo uno dei suoi cagnolini. Elisabetta, a sorpresa, ha risposto alla lettera attraverso la sua segretaria. Ha detto no, come era prevedibile, ma lo ha fatto con grazia regale.

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