Le relazioni umane tra apparenza e veritàLa regista Lia Tanzi mette in scena a Milano «Kvetch» di Berkoff

La compagnia Lyra Teatro presenta dal 4 al 6 Novembre al Frigia di Milano lo spettacolo Kvetch. Vincitore dell'Evening Standard Theatre Awards, è uno dei lavori più trasgressivi di Steven Berkoff, autore, interprete e regista inglese poco rappresentato nel nostro Paese. Il titolo, che fa riferimento ad un'espressione ebraica, richiama l'idea di «lamentela» legata all'insofferenza dell'anima e la sceneggiatura alterna momenti di profonda analisi ad altri di sfacciata superficialità e voyeurismo, per un risultato affatto banale. Con sguardo terribilmente cinico, il testo offre allo spettatore l'occasione di leggere nelle menti dei protagonisti attraverso i kvetch. La regista Laura Tanzi e gli interpreti realizzano l'alternanza tra dialoghi e «piagnistei» con originali escamotage, tra cui, il più riuscito, si trova nella lunga scena della cena a casa di Donna e Frank con la suocera, George ed Hal. I personaggi ruotano attorno ad un tavolo, fino a raggiungere uno stato di immobilità ogni volta che ad uno di loro tocca il suo kvetch, momento in cui il tempo, per effetto di una sorta di magico rituale, si ferma e ad un attimo corrisponde un'eternità di pensieri , spesso amari, accompagnati da un suono cupo, come ad enfatizzare il risentimento covato da ciascuno ed il disprezzo per il prossimo (sul quale in realtà si riversa il disprezzo che si prova per sé stessi e per la propria inettitudine). I protagonisti, dei veri «anti eroi», intrappolati nelle proprie paure ed insicurezze, sono preoccupati unicamente di apparire vincenti e sicuri di sé ed invidiano - erroneamente - l'apparente realizzazione degli altri.

Quando tutti sono ormai spogliati delle falsità e dei comportamenti dovuti alle convenzioni dettate dalla società, emergono degli uomini nella loro istintiva «bestialità», ossessionati unicamente da sesso, soldi e cibo.

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