Sulle tracce di Fleming quando era un vero 007

"L'arma dell'inganno" racconta il tranello che favorì l'invasione alleata della Sicilia

Sulle tracce di Fleming quando era un vero 007

«Faccio una premessa: non vorrei in nessun modo promuovere questo titolo sulle spalle di quello che succede oggi in Ucraina». Quando un film su un episodio della Seconda Guerra Mondiale esce di questi tempi, un tale preambolo è normale. A farlo è John Madden, il regista del giallo di spionaggio L'arma dell'inganno Operazione Mincemeat, che arriva sala in Italia il 12 maggio distribuito da Warner Bros. e che vede protagonisti Colin Firth, Matthew Macfadyen, Penelope Wilton, Jason Isaacs, Kelly Macdonald e Johnny Flynn.

Venuta alla luce grazie allo scrittore Ben Macintyre che ha collaborato alla realizzazione del film, Mincemeat è il nome in codice dell'operazione di intelligence escogitata per ingannare l'esercito nazista in merito alle intenzioni di sbarco degli alleati in Europa. Era il 1943 e le sorti del conflitto si stavano delineando. «Si tratta del racconto di un momento strategico della guerra spiega il regista dopo il successo degli Alleati nella campagna d'Africa era evidente che il punto più naturale per l'assalto alla fortezza europea contro le forze dell'Asse era la Sicilia. Si rese dunque necessario mettere insieme un'operazione per depistare i nazisti. Occorreva persuaderli che l'intenzione non era affatto quella di sbarcare in Italia». Per farlo vennero ingaggiati un drappello di personaggi davvero inusuali: autori, creativi e scrittori capaci, con la loro fantasia di mettere insieme il tranello nel quale l'esercito tedesco sarebbe potuto cadere. Fra loro c'era Ian Fleming, che di lì a qualche anno sarebbe diventato famoso per aver creato il personaggio letterario di James Bond.

«L'idea, la numero 23 di un elenco di progetti fantasiosi, fu tratta a sua volta da un romanzo prosegue il regista - The Milliners Hat Mystery, di Basil Thomson, che raccontava di un certo numero di documenti falsi trovati su un cadavere. Da questo spunto nacque l'operazione di intelligence che cambiò la direzione della guerra. Documenti falsi circa un imminente sbarco in Grecia vennero fatti trovare addosso al cadavere di un soldato sulle coste della Spagna. L'esercito nazista cadde nella trappola». «Una storia talmente assurda che se fosse stata fiction cinematografica non avrebbe funzionato», dice Colin Firth, che ritorna a lavorare con Madden a 24 anni dal successo di Shakespeare in Love e che interpreta l'ufficiale dell'intelligence britannica a capo dell'operazione.

Ben Macintyre racconta che questa come altre operazioni di intelligence sono venute alla luce nel 1996, quando l'MI5 ha desecretato e reso pubblici i suoi documenti. «Si tratta di materiale incredibile - dice lo scrittore - storie talmente affascinanti che era impossibile non scriverne, non potevano rimanere in quei cassetti. Questa in particolare fu un'operazione interessante perché presupponeva che parte degli eventi, dopo il rilascio del cadavere in mare, sarebbero stati incontrollabili. Poteva finire male, trasformarsi in un incubo. Per fortuna non fu così». Anzi, il successo fu tale che alla fine della guerra, venne creata da quel gruppo l'MI5, l'agenzia di intelligence britannica. La voce narrante del racconto è proprio quella di Ian Fleming, interpretato da Johnny Flynn. «Fleming allora era un ragazzo che non aveva ancora scritto nulla di importante, ma sarebbe diventato di lì a poco uno dei massimi esponenti del racconto spionistico dice Ben Macintyre Non avevo idea che fosse coinvolto in questa operazione sino a quando non ho fatto ricerca. E' stato allora che ho capito il valore della storia che stavamo raccontando».

Volenti o nolenti non è facile dimenticare che oggi, mentre il film arriva nelle sale, un'altra guerra è in corso, anch'essa con la sua quota di propaganda, controinformazione e servizi segreti in azione. Il film però è stato girato ben prima dell'invasione russa in Ucraina e addirittura prima dello scoppio della pandemia. «Per questo ho voluto fare quella premessa iniziale dice il regista - e comunque questo non è un film di guerra, non ho voluto raccontare la brutalità dello scontro armato. Il mio è piuttosto il racconto di una brillante operazione militare, riuscita nonostante la sua assurdità».

Penelope Wilton e Kelly MacDonald ingentiliscono un cast composto quasi interamente di uomini. Conoscevano la storia per aver letto il libro di Macintyre.

«Lessi quel libro e poi altri due suoi saggi dice Penelope Wilton, diventata popolare grazie alla serie e ai film su Downton Abbey - Ben Macintyre è specializzato nella guerra nascosta quella che non si combatte alla luce del sole e che io trovo davvero affascinante». «Questa è la storia di cosa sia capace di fare l'immaginazione in tempo di guerra conclude Colin Firth - La storia di come sia importante saper usare il pensiero laterale».

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