Treadstone, com’è la serie tv spin-off di Jason Bourne

Treadstone, serie tv disponibile su Prime Video, approfondisce l’universo di Jason Bourne e l’operazione segreta che l’ha creato. Ecco perché vederla

Treadstone, com’è la serie tv spin-off di Jason Bourne

Su Amazon Prime Video c’è Treadstone, la serie tv dedicata al progetto segreto della CIA che ha “creato” Jason Bourne, la spia interpretata al cinema da Matt Damon.

Da 007 a Jason Bourne

Sono poche le spie del cinema che hanno saputo contrastare l’assoluto dominio di James Bond. In particolare, solo in due casi abbiamo visto franchise che hanno saputo resistere nel corso degli anni guadagnandosi sequel e pubblico. Il primo caso è quello di Ethan Hunt, la spia del programma “Missione Impossibile” interpretata da Tom Cruise, il quale si appresta a tornare con i capitoli numero 7 e 8 già confermati. Il secondo caso è dato da Jason Bourne, agente segreto della CIA dall’oscuro passato.

La saga di Jason Bourne, basata sui romanzi di Robert Ludlum, è fino ad ora composta da 5 film, di cui uno spin-off con protagonista Jeremy Renner. Nonostante gli alti e bassi, la saga si è aggiudicata un nuovo appuntamento al cinema - progetto ancora in fase di sviluppo - e una serie tv dedicata alla celebre operazione Treadstone, da cui appunto prende il nome.

Tradstone, la serie tv sull’operazione della CIA

Come sappiamo dai film su Jason Bourne, Treadstone è un programma segreto della CIA apparentemente chiuso in cui le reclute venivano manipolate nella psiche così da obbedire senza remore e con il massimo dello sforzo alle missioni loro affidate. In altre parole gli agenti segreti venivano resi dei veri automi pronti ad uccidere. Nello spin-off con Jeremy Renner abbiamo visto come alcuni agenti venissero modificati nel loro fisico e nella loro mente attraverso anche dei medicinali, trasformandoli in super soldati. Aspetto che poi è stato messo da parte in relazione al personaggio di Jason Bourne ed ora nella serie tv.

Sappiamo anche che i lavori di Treadstone hanno avuto un seguito con l’operazione Blackbriar e che con la conclusione di ogni film si arrivava ad una chiusura delle operazioni in questione, il tutto poi puntualmente smentito nel successivo capitolo con nuovi burattinai che finivano nel mirino del protagonista. Questo avviene anche nell’omonima serie tv: scopriamo infatti che Treadstone è più viva che mai, si è sviluppata ed ha radici ben più profonde di quanto si credesse.

La struttura della serie tv

In apertura dell’episodio 1 vediamo come sia Stati Uniti che Russia abbiano sviluppato progetti analoghi a Treadstone già durante la Guerra Fredda. Proprio il programma russo sarà raccontato attraverso numerosi flashback, con l’attore Jeremy Irvine (War Horse) che nel ruolo di John Randolph Bentley ci racconta l’operazione, le cui cavie vengono chiamate “cicale”. In questo caso però non si tratta di reclute, volontarie o meno, ma di prigionieri di guerra che vengono riprogrammati attraverso torture e droghe.

Gli episodi, in totale dieci, si alternano tra flashback ambientati negli nel 1973 a Budapest, Cracovia e Berlino Est, e il presente, in Russia, America e Corea. A sua volta il presente vede la storia dividersi in due filoni: uno incentrato su di una vecchia testata nucleare prossima alla vendita alla Corea del Nord, e uno sulle cellule dormienti di Treadstone, le “cicale” pronte ad essere attivate e, a causa della programmazione mentale, ignare del loro letale addestramento.

Pregi e difetti di Treadstone

Treadstone cita solo nelle parole iniziali il personaggio di Jason Bourne, la cui pesante ombra era molto sentita nel film The Bourne Legacy con Jeremy Renner. La citazione su Bourne è utile per farci capire in che universo siamo, ma ciò nonostante la serie, fin dal momento successivo, cerca la sua strada per raccontare la sua versione della storia, riuscendoci.

I pregi di Treadstone sono anche le caratteristiche tipiche del genere d’azione. Inseguimenti, scontri, intrighi internazionali, sono tutti punti a favore della serie tv creata da Tim Kring, già ideatore di Heroes nel lontano 2006. Se in alcuni casi i film di Bourne proponevano sequenze troppo lunghe e a tratti sfiancati con inseguimenti in moto e/o macchina, nella serie tv queste hanno un giusto spazio, senza appesantire troppo la visione. Altro aspetto positivo si ritrova nel racconto ambientato durante la Guerra Fredda. Il focus sulle origini del progetto anche dal lato russo affascina, oltre ad essere portatore di una storia d’amore impossibile, dell’intreccio con le vicende del presente e poi del conseguente cliffhanger a conclusione della stagione.

I punti dolenti di Treadstone sono da rinvenire invece in alcuni suoi personaggi le cui storie risultano essere poco interessanti. In particolare ci riferiamo al lato CIA della storia ambientata ai giorni nostri, cioè all’agente Matt Edwards (Omar Metwally) ed al suo superiore Ellen Becker (Michelle Forbes). Per il resto, nonostante un cast non famosissimo - se si escludono Michael Gaston e Patrick Fugit - gli attori riescono a creare quella suspance tipica di una spy story, accompagnata dalle immancabili scene action.

Perché vedere Treadstone

Una formula vincente e un’illustre parentela, sono questi i motivi per cui vedere Treadstone e sperare anche in una sua seconda stagione. Il potenziale dell’universo di Jason Bourne è elevato. Una serie tv era, ed è, più che opportuna. La formula dell’agente segreto che non ricorda il suo passato, le cui capacità rimangono dormienti per anni in vista di essere riattivato, è interessante.

Dimenticandoci per un istante della suoneria che “sveglia” l’ignara risorsa - aspetto che

a tratti fa sorridere - Treadstone si fa largo tra la moltitudine di serie tv in circolazione, guadagnandosi il nostro favore, questo anche se una parte del merito è dovuta proprio all’illustre parentela cinematografica.

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