Edoardo Costa ha scelto gli studi di Domenica Live per raccontare la sua storia e chiedere scusa a tutti quelli che hanno donato soldi per aiutare i bambini in difficoltà.
Negli ultimi sette anni, l'attore ha subito due processi penali a Varese per evasione fiscale e uno a Milano per truffa e per appropriazione indebita del denaro raccolto dalla sua Onlus, Ciak. Ora, a sentenze finite il celebre attore di Vivere è pronto per raccontarsi, ma soprattutto per chiedere scusa.
Per farlo, ha scelto Barbara D'Urso che lo ha accolto durante il suo pogramma domenicale. La conduttrice lo ha subito messo a suo agio, ha parlato della sua nuova vita per poi arrivare a quel lontanto 2008, quando Striscia la Notizia ha aperto un'inchiesta su di lui. "Hai fatto un vero macello, diciamocelo. C'erano cose che non tornavano. Se io dovessi raccogliere soldi per i bambini poveri e dovessi metterci la faccia, farei di tutto affinché quei soldi vengano dati ai destinatari fino all'ultimo centesimo" - dice la D'Urso.
Le accuse su Costa sono iniziate proprio grazie a Striscia che era venuta a sapere che dei 130 mila euro raccolti per i bimbi bisognosi, solo 20 mila euro erano arrivati in Brasile. Da qual momento gli occhi erano tutti su di lui, sulla sua associazione e sui suoi conti. C'era qualcosa che non tornava. Edoardo diceva che i soldi non arrivavano tutti perché lui doveva sostenere delle spese per promuovere questi progetti. Poi il tribunale. Le sentenze e il processo. Edoardo Costa viene dichiarato colpevole e finisce nei guai.
L'attore ammette di aver sbagliato e quando viene attaccato sui conti che non tornavano spiega: "Ritiravo molti soldi in nero, senza emettere ricevuta. Non sapevo come dichiararli per quello li mettevo sotto varie voci. Mi sono impeganto in diversi progetti per aiutare i bambini poveri. Ho realizzato una scuola e ho vaccinato molti bambini. Però so di aver sbagliato. Ma ci tengo anche a sottolineare che non mi sono intascato neanche un euro. I soldi risultano spesi ma non ci sono le ricevute. E se i soldi non arrivavano tutti è perché io sostenevo delle spese".
Ma Barbara D'Urso ribatte e gli spiega che se lui stava facendo beneficenza doveva cercare di contenere tutte le spese per dare più soldi possibili ai bambini. Non poteva permettersi di spendere così tanto per la produzione di libri o calendari e per il trasporto del materiale. La cosa doveva essere pensata in modo diverso.
"Io non ho mai rubato soldi ai bambini - conclude -. Dalle indagini è emerso che avevo raccolto in tutto circa 600mila euro, se fai la somma di tutto quello che ho dato, 360mila euro nei vari progetti. Per i tre progetti sono stati spesi circa 200mila euro.
I costi sono stati quantificati, per ogni progetto erano tra 90mila e 110mila euro. I soldi risultano spesi ma non ci sono le ricevute".Ora Costa si sta costruendo una nuova vita con la sua fidanzata Grace e insieme sono riusciti a dimenticare questi ultimi sette anni terribili.
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