Risse, retroscena e grandi assenti: la verità sulla statua di Lady D.

Nel giorno del 60esimo compleanno di Lady Diana viene inaugurata una statua in suo onore. Ma dietro si nasconde una terribile verità fatta di lotte intestine

Risse, retroscena e grandi assenti: la verità sulla statua di Lady D.

Il 1° luglio 2021 Lady Diana avrebbe compiuto 60 anni. Chissà cosa avrebbe realizzato, che forma avrebbe dato alla sua vita se avesse avuto più tempo a disposizione, se avesse potuto reinventarsi al di fuori della corte. Tutte le nostre congetture si esauriscono nel tunnel dell’Alma a Parigi, davanti al tredicesimo pilone che ha troncato di netto il futuro della principessa. In questo 1° luglio, per ricordare la figura di Diana, i suoi figli svelano la statua costruita in suo onore.

Un simbolo di affetto e memoria che stride con i recenti dissidi tra William e Harry. Cosa avrebbe detto Lady Diana se li avesse visti così distanti? Possiamo solo immaginare la sua tristezza. L’inaugurazione della statua della principessa potrebbe trasformarsi nella più grande occasione persa dai duchi per fare pace e mettere la parola fine sul silenzio gelido che li ha accompagnati per quasi tutta la “genesi” del monumento. Uno strano scherzo del destino: ciò che dovrebbe unire William e Harry, rischia di separarli ancora di più.

Un giardino per Diana

La statua con le fattezze della principessa del Galles è collocata a Sunken Garden, uno dei giardini di Kensington Palace, la residenza dove Diana visse gran parte della sua vita. Vi si stabilì nel 1981, dopo il matrimonio con il principe Carlo. Per la precisione la coppia abitò gli appartamenti 8 e 9. Dopo la separazione e il divorzio Diana continuò a vivere in quegli stessi ambienti fino alla morte. Sunken Garden è un luogo magnifico con una particolarità espressa già nel nome (“sunken”, infatti, vuol dire “affossato”): si trova a un livello più basso rispetto alla residenza, un accorgimento studiato per regalare l’impressione di intimità, ma anche per un motivo pratico, ovvero fare in modo che il terreno trattenesse il più possibile il calore per garantire la coltivazione di piante esotiche.

Nel 2017 il giardino, costruito nel 1909 da Ernest Law, è stato ribattezzato White Garden e interamente dedicato a Diana. Il primo tributo dei figli alla sua memoria. Proprio lì, nello stesso anno, Harry e Meghan incontrarono la stampa per annunciare il loro fidanzamento. La statua, dunque, non può che essere sistemata in questo luogo. Proprio qui, infatti, alla principessa piaceva fermarsi a chiacchierare con i giardinieri, oppure a guardare i fiori. Non aveva il pollice verde, ma amava la natura. In quel guardino si sentiva in pace con se stessa. Nel giardino, poi, dominano i giacinti, i narcisi e, soprattutto, i “nontiscordardime”, i fiori preferiti di Lady Diana. A Kensington Palace, del resto, tutto parla della principessa: dagli abiti firmati Bruce Oldfield e Catherine Walker che vi sono conservati con gran cura fino, come ricorda Il Corriere.it, alla carta da parati ispirata agli anni in cui Diana divenne madre di William e Harry.

La realizzazione della statua

La statua inaugurata il 1° luglio rappresenta un monumento ufficiale dedicato alla principessa del Galles, fortemente voluto dai figli. Nel 2017, a 20 anni esatti dalla morte della madre, commissionarono il lavoro allo scultore inglese Ian Rank-Broadley, famoso per aver realizzato, come spiega Vanity Fair, anche delle raffigurazioni della regina Elisabetta poi impresse su monete celebrative. La genesi della statua, comunque, non è stata priva di ritardi. Doveva essere svelata nel 2019, ma pare che l’autore non fosse del tutto soddisfatto dai risultati raggiunti. Al'epoca un portavoce di Buckingham Palace commentò: “È un’opera permanente, che resterà lì per sempre. Vogliamo che sia perfetta”. Assolutamente comprensibile. I turisti verranno da tutto il mondo per ammirarla e un tocco di perfezionismo non guasta.

Solo il 28 agosto 2020 iniziò a circolare la voce, poi confermata, secondo cui la statua era pronta, ma sarebbe stata rivelata al mondo nel luglio 2021. La pandemia, infatti, impose ulteriori ritardi per la sicurezza degli invitati all’inaugurazione. William e Harry commentarono così la fine dell’impresa artistica: “L’opera onora l’impatto positivo che nostra madre ha avuto sul mondo. Tutti coloro che visiteranno i giardini di Kensington Palace potranno così riflettere sui valori che lei ci ha lasciato in eredità”. La statua è arrivata a Kensington Palace lo scorso 27 giugno ed è stata custodita in un contenitore fino allo svelamento, lontano da sguardi indiscreti, in modo da non rovinare la sorpresa e la suspence creatasi attorno all’evento (dalle indiscrezioni trapela che solo i figli di William avrebbero visto l'opera in anteprima).

William e Harry separati a Kensington Palace

I figli di Lady Diana, naturalmente, partecipano all’inaugurazione della statua insieme alla famiglia Spencer, allo scultore che ha realizzato l'opera e a Pip Morrison, il designer dei giardini del Palazzo. Tuttavia il tributo di William e Harry consiste in due discorsi separati. Il motivo starebbe nei dissidi che da mesi avrebbero allontanato i fratelli, ponendoli su due fronti opposti. In concomitanza con gli ultimi giorni di gravidanza di Meghan Markle, che avrebbe poi dato alla luce Lilibet Diana il 4 giugno 2021, i tabloid scrissero che il duca di Sussex avrebbe perfino potuto dare forfait all’inaugurazione, presentando come scusa la gravidanza della moglie. Tutto pur di non incontrare William. La notizia parve da subito molto strana e i fatti l’hanno smentita.

Lo scorso 25 giugno il principe Harry è stato visto arrivare all’aeroporto di Los Angeles, dove ha preso il volo per Heathrow. Fino al giorno dell'inaugurazione è rimasto a Frogmore Cottage, la residenza in cui trascorse, con Meghan, il periodo immediatamente successivo al matrimonio. Prima di presenziare all’appuntamento del 1° luglio, infatti, il duca di Sussex ha dovuto rispettare una quarantena di 5 giorni. Sembra, però, che appena arrivato a Londra abbia ricevuto la visita della regina Elisabetta. Nessuno sa se i due si siano incontrati davvero e cosa si siano detti. Di certo è già programmato il loro pranzo privato, proprio il 1° luglio, stesso giorno dell’inaugurazione. Un'occasione durante la quale Sua Maestà spera di risolvere la faida famigliare tra i Windsor e i Sussex.

Una guerra senza esclusione di colpi. Il principe Harry non si è fatto scrupoli a paragonare la sua vita a corte a uno “zoo”, schizzando fango e veleno sulla royal family con accuse di razzismo e diffamazione. Buckingham Palace ha preso tempo, evitando di rispondere mantenendo il tono provocatorio di Harry e preferendo la via diplomatica. Solo il principe William, all’indomani della prima intervista dei Sussex con Oprah, lo scorso marzo, ha ribadito con fierezza e rabbia: “La nostra non è una famiglia razzista”. Il duca di Sussex ha continuato a rilasciare dichiarazioni sprezzanti sulla famiglia, sull’educazione ricevuta dal padre, ritenendo quest'ultimo l'unico responsabile dei suoi disagi psicologici. Tutte affermazioni che non hanno fatto altro se non inasprire il rapporto tra William e Harry già esacerbato, a quanto pare, dalle accuse di bullismo contro Meghan Markle.

Il biografo Hugo Vickers è certo che l’evento del 1° luglio non calmerà gli animi: “Il principe William e il principe Harry non risolveranno mai la loro frattura finché il duca di Sussex sarà sotto il controllo della moglie, Meghan Markle. Qualsiasi tentativo di ricongiungimento a Londra significa che Harry poi debba risponderne alla moglie quando torna nella loro villa da 11 milioni di sterline a Montecito, in California. È così soggiogato da Meghan, così sotto il suo controllo che non è davvero possibile una riconciliazione finché non ne esce fuori. Non so cosa possano fare nelle attuali circostanze. Harry deve svegliarsi e capire quello che sta succedendo. È una situazione molto spiacevole e non credo che il momento giusto sarà questa settimana”.

Tuttavia sono banditi i litigi in pubblico. Per questione di decenza, certo, ma anche perché William e Harry non rovinerebbero mai il giorno dedicato a Lady Diana, anteponendo le loro questioni private al ricordo della madre. Un insider assicura a Vanity Fair US: “Sanno che avranno tutti gli occhi puntati addosso, il mondo osserverà ogni loro movimento. Ciò che il pubblico vedrà sarà uno spettacolo preparato accuratamente per quel giorno, con l’obiettivo di non sollevare ulteriori polemiche”. Con queste premesse William e Harry affrontano il gran giorno. Troppo tempo è passato dal 2017, quando i duchi ebbero l’idea della statua e le loro vite procedevano ancora parallele. Da quel momento vi sono state troppe collisioni e una diffidenza crescente tra i fratelli che, ormai, non si comprendono più.

Assenti eccellenti

Il principe Carlo non partecipa all’inaugurazione. La ragione, però, non avrebbe nulla a che fare con Diana, ma con la situazione creatasi trai suoi figli. Un amico del principe ha dichiarato al People: “Quello che lo infastidisce e addolora di più è la frattura tra Harry e William”. Per questo Carlo è partito per la Scozia. Un insider ha rivelato al Sun: "Non ci sarà nessun incontro a tre. Carlo vuole che i figli se la vedano tra di loro”. Colpisce l’atteggiamento triste, quasi rassegnato dell’erede al trono, forse stanco delle invettive di Harry.

Altra assente eccellente è la regina Elisabetta. Sua Maestà, infatti, vuole che a dominare la scena siano i nipoti. Quello è il loro giorno. La sovrana ha scelto di rimanere dietro le quinte, in attesa di parlare con Harry faccia a faccia, durante il già citato pranzo. Anche Kate Middleton resta a casa. Da una parte le restrizioni dovute alla pandemia non consento la sua presenza. Dall’altra l’arrivo della duchessa farebbe risaltare ancora di più un’altra grande assenza, quella di Meghan Markle.

Nelle ultime settimane si erano rincorse le notizie sulla possibile partecipazione dell’ex attrice all’evento del 1° luglio. Stando ai tabloid, però, la Markle avrebbe fatto un passo indietro per timore che l’inaugurazione si trasformasse in una sorta di “Meghan show”, con tutte le telecamere puntate su di lei. A tal proposito l’esperto Phil Dampier è stato molto duro e al Sun ha dichiarato: “[La presenza della duchessa] trasformerebbe l’evento in un circo. Sminuirebbe il senso dell’inaugurazione, che è quello di ricordare Diana”.

Dampier ha ragione. Questo 1° luglio non è il momento della pace o delle sfuriate, ma il giorno dedicato a Lady Diana. Lei e solo lei ne è la protagonista. Oltre le interviste di fuoco, le invettive, i drammi personali. Di fronte alla statua della principessa niente di tutto questo deve più esistere.

William e Harry avranno il tempo di risolvere successivamente le loro incomprensioni. Forse il ricordo della madre li aiuterà a ristabilire il baricentro del loro rapporto, a riportarli indietro negli anni, affinché si chiedano se non stanno sprecando tempo che non tornerà mai più.

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