Quella di Paolo Sorrentino è la tredicesima statuetta vinta dal cinema italiano nella notte degli Oscar. L’ultima risale a 15 anni fa: vinse Roberto Benigni con "La vita è bella". Sono tredici perle rare. Ripercorriamo velocemente la lista. Il primo Oscar italiano fu assegnato a "Sciuscià" di Vittorio De Sica nel 1947, che ottenne il bis tre anni dopo con "Ladri di biciclette" (1950). Nel 1957 iniziò l'era di Federico Fellini, che vinse la prima volta con il film "La strada", bissando l'anno seguente con "Le notti di Cabiria" (1958). Una doppietta straordinaria cui seguirono altri successi: Otto e mezzo (Oscar nel 1963) e poi "Amarcord" (1974). Commovente fu l'Oscar alla carriera assegnato al grande regista romagnolo nel 1993, anno della sua morte.
Terzo Oscar nel 1965 per Vittorio De Sica con "Ieri, oggi e domani" e un quarto nel ’71 per "Il giardino dei Finzi Contini". L’anno prima, 1970, è italiano il miglior film straniero per "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" di Elio Petri.
Dopo una pausa abbastanza lunga l’Italia torna a vincere nella categoria con "Nuovo cinema paradiso" di Giuseppe Tornatore nel 1990 - nel mezzo un prestigioso miglior regista a Bernardo Bertolucci con "L’ultimo imperatore" che nel 1988 ebbe in totale 4 statuette. Il 1992 è l’anno di Gabriele Salvatores e di "Mediterraneo". Infine il ciclone Roberto Benigni: 1999 miglior film straniero è "La vita è bella" e Benigni il miglior attore.
La statuetta alla migliore attrice è stata vinta solo due volte: Anna Magnani per "La Rosa tatuata" (1955) e Sophia Loren (1962) per "La Ciociara" che poi nel ’91 vinse anche l’Oscar alla carriera.
Sono molti di più gli Oscar vinti dall'Italia nelle categorie cosiddette "tecniche", in tutto 33: dal costumista Piero Gherardi che vinse nel ’62 per "La dolce vita" e nel ’63 per "Otto e mezzo", da Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo coppia da Oscar per
le scenografie (tre statuette). E poi le tre volte della costumista Milena Canonero, le tre del musicista Giorgio Moroder, le due di Carlo Rambaldi per gli effetti speciali, di Vittorio Storaro per la fotografia, di Pietro Scalia per il montaggio. Senza dimenticare Pietro Germi, Ennio De Concini e Alfredo Giannetti sceneggiatori di "Divorzio all’italiana", Nicola Piovani per "La vita è bella", Dario Marianelli per "Orgoglio e pregiudizio", Gabriella Pescucci costumista per "L’età dell’innocenza".
Quattro gli Oscar
alla carriera assegnati ai talenti italiani del cinema: oltre Loren e Fellini, l’Academy diede nel ’95 il riconoscimento a Michelangelo Antonioni e nel 2001 al produttore Dino De Laurentiis.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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