Polemica su Twitter dopo una dichiarazione di Valentina Nappi che ha lasciato scioccata la rete e ha fatto il giro del web scatenando una vera e propria insurrezione.
L’attrice a luci rosse si è scagliata duramente contro le femministe e con un post social ha voluto manifestare tutto il suo disappunto nei confronti di quella ideologia facendo, però, un confronto che ha fatto molto discutere. “E chi dovrebbe educare, voi ‘femministe’? - ha dichiarato la Nappi - Meglio nessuna educazione. Meglio lo stupro alla limitazione di libertà a cui vorreste sottoporci”. Paragonare una violenza a qualcosa di migliore rispetto agli ostacoli di azione e pensiero delle sostenitrici del femminismo è apparso inopportuno e del tutto fuori luogo, tanto che il popolo della rete non è riuscito a rimanere in silenzio scagliandosi duramente contro la Nappi.
“Ti metti in bocca parole di cui non sai neanche il significato. Ascolta quello che dicono le ‘nazifemministe’ come le chiami tu, impara e cresci. Che imbarazzo..”, ha twittato un utente, “Ecco a voi come cadono i diritti del ‘68”. “Parli non capendo che lo stupro è una limitazione alla tua libertà e una violazione al tuo corpo e alla tua persona, non puoi parlare di libertà e stupro come se fossero due cose che vanno a braccetto,fatti un lavaggio di coscienza”, “Tu dici 'ste robe solo perché non sei consapevole di quello che succede realmente, subiscine uno e poi dimmi se sei ancora convinta che lo stupro sia meglio dai”, si legge tra i numerosissimi commenti alle dichiarazioni social dell’attrice porno.
Lei, tuttavia, non ha ritirato ciò che ha detto, ma ha continuato a sostenere fermamente la sua tesi. “Davanti alla parola ‘stupro’ smettete di ragionare e pensate con la pancia. L'ho tirata in causa proprio per questo – ha aggiunto ancora lei - . Meglio lo stupro che le feminazi al potere. Meglio lo stupro che perdere un arto. Meglio lo stupro che la censura. Meglio lo stupro che.... Potrei continuare all'infinito”.
I tweet di Valentina Nappi, dunque, hanno messo in subbuglio tutta la rete.
Anche chi non sapeva chi fosse, si è interessato a capire da cosa nascessero queste sue dichiarazioni e, secondo qualcuno, lei sarebbe anche riuscita ad ottenere ciò che voleva lasciandosi andare a queste espressioni choc: un po’ più di visibilità che, in tempi in cui il cinema a luci rosse è fermo a causa del coronavirus, non fa mai male.
E chi dovrebbe educare, voi "femministe"? Meglio nessuna educazione. Meglio lo stupro alla limitazione di libertà a cui vorreste sottoporci.
— Valentina Nappi (@ValeNappi) April 8, 2020
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