Verissimo, Vladimir Luxuria parla del suo periodo buio: "Ho pensato di farla finita"

Ospite di Silvia Toffanin, Vladimir Luxuria ha raccontato quali ostacoli ha dovuto superare per la sua libertà. Nonostante la sua forza e tenacia, l'opinionista dell'Isola ha confessato di aver attraversato un triste momento

Verissimo, Vladimir Luxuria parla del suo periodo buio: "Ho pensato di farla finita"

Vladimir Luxuria è stata ospite negli studi di Verissimo, l'opinionista dell'Isola dei Famosi ha raccontato particolari della sua vita che il pubblico ancora non conosceva.

Con le lacrime agli occhi, Vladimir Luxuria ha ripercorso i momenti più duri della suo passato, ma anche quelli più felici. Il sentirsi donna in un corpo di uomo, i pregiudizi, l'intervento, le sue battaglie, per finire con la nuova vita. "Il Vladimiro che ero, lo considero un fratello minore. Era triste e malinconico, vomitava perché si rifiutava di esistere. Si immaginava diverso, pensava di non avere un futuro. Ma nonostante gli insulti a scuola, ha avuto la laurea da 110 e lode. E oggi sono qui per parlare con voi", inizia così il lungo racconto che Luxuria ha deciso di fare con Silvia Toffanin.

Valdimir Luxuria inizia fin da subito a parlare di quando aveva 12 anni. "In quegli anni - spiega - mi sono resa conto che dovevo fare una scelta, o reprimermi o vivere per quello che ero. Più passava il tempo più diventavo una persona tiste e pggiore. A 16 anni ho preso in mano la mia vita e questa è stata l'unica strada che mi ha portato alla libertà. Sono grata a mia madre che mi ha dato alla luce e a mio padre che per mantenerci trasportava polli. La mia famiglia era povera, ma dignitosa. Non avevamo i soldi per pagare l'affitto e quando tornavo da scuola vedevo mia madre piangere. Anche se non mi hanno dato agio economico, mi hanno cresciuto dignitosamente con altri quattro fratelli".

Ma in questo percorso c'è stato anche un periodo buio per Vladimir Luxuria. Un periodo nel quale veniva insultato, offeso, gli veniva detto che era malato e aveva dei problemi. "Pensavo che avrei potuto evadere - aggiunge Vladimir Luxuria -. E' stato un periodo difficile, di depressione e abuso di sostanze. C'è stato un periodo in cui volevo farla finita perché stavo male. Pensavo che quelli come me non avessero futuro e l'unica soluzione fosse stordirsi. Una morte bianca, una sorte di suicidio dilazionato. Poi ho preso in mano la mia vita e ora sono pronta a dare la forza a chi ne ha bisogno".

"Sono riuscita a superare quel momento buio - conclude - grazie alle mie sorelle e al buddismo. L'ho praticato per tanti anni perché mi sentivo lontana dalla Chiesa. Un giorno, poi, ero a Napoli. Sono entrata in una chiesa e quando il sacerdote stava dicendo 'Io non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di soltanto una parola e io sarò salvato', una donna mi si è avvicinata e mi ha detto: 'Cosa aspetti a fare la comunione?'.

Io ho pensato che qualcuno di molto grande le avesse detto di farlo. Quindi ho capito che anche io vado bene per questo mondo e ho diritto alla mia fede. Gesù non discrimina le persone, in questo mondo c'è posto anche per me".

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