Se la perfezione avesse un nome di persona (anzi due) sarebbe quello di William e Kate. I duchi di Cambridge stanno portando a termine con successo la loro missione diplomatica in Pakistan e ogni loro gesto è misurato e coerente con la complessità del viaggio. I giornali come Vanity Fair hanno evidenziato la netta distanza tra l’atteggiamento di William e Kate in Pakistan e quello tenuto da Harry e Meghan in Africa. Dai Cambridge difficilmente ci aspetteremmo effusioni in pubblico, o che si tengano per mano. Da sempre il primogenito di Lady Diana e sua moglie hanno mostrato una maggiore riservatezza in tal senso, dovuta forse al carattere, ma soprattutto al ruolo nella royal family.
In più dobbiamo ricordare che il tour in Pakistan, oltre ai rischi che comporta (pensiamo alla situazione politica del Kashmir), rappresenta anche l’ingresso in una cultura diversa e per la quale un certo tipo di atteggiamenti in pubblico sono ancora tabù (a torto o a ragione, questo non interessa stabilirlo qui). William e Kate sono arrivati a Islamabad il 14 ottobre, ma i loro numerosi spostamenti nella nazione non vengono comunicati in anticipo per ragioni di sicurezza. Hanno incontrato il presidente Imran Khan (amico di Lady Diana, la quale gli chiese di intercedere per lei presso il suo presunto ultimo amore, il cardiochirurgo Hasnat Khan) che ha ricordato i vecchi tempi in cui William era solo un bambino, mentre lui un famoso giocatore di cricket con aspirazioni politiche.
I duchi di Cambridge hanno poi visitato le montagne di Hindu Kush. Si sono spinti fino al distretto di Chitral, nella provincia del Khyber Pakhtunkhwa, ripercorrendo le tracce lasciate da Lady Diana nei suoi viaggi in Pakistan. Proprio nel Chitral William e Kate hanno incontrato la minoranza Kalash. Si tratta di un popolo molto diverso per cultura e religione dalle altre etnie del Paese. Basti pensare che i Kalash conservano ancora oggi un credo politeista e una lingua propria. I duchi sono stati accolti con calore da questa piccola popolazione, partecipando alle loro cerimonie e persino a un’esercitazione con cui i locali si preparano ad affrontare un’eventuale emergenza naturale (come ricorda Vanity Fair, l’ultima inondazione in quei luoghi è avvenuta nel 2015). L’Express racconta che in quest’occasione William e Kate hanno ricevuto in dono da alcuni dignitari himalayani un libro di foto del viaggio di Lady Diana nel 1991. Il principe William, visibilmente commosso, ha dichiarato: “È molto gentile, grazie. Grazie mille”.
Inoltre una simpatica coincidenza ha contribuito a un ulteriore omaggio alla figura di Lady Diana. I duchi di Cambridge hanno indossato dei copricapi tradizionali. William, osservando le foto, si è reso conto che il suo cappello era uguale a quello indossato dalla madre nel 1991 e ha esclamato: “Lei indossa lo stesso cappello. Fantastico”. C’è stato anche tempo per una battuta scherzosa. Durante la visita alla National Cricket Academy i duchi sono stati omaggiati con tre mazze da cricket per i loro figli. Uno dei giocatori, scherzando, ha detto ai Cambridge: “Dovreste scusarvi scusa al principe Louis. La sua mazza è più grande di lui”. Gli esperti reali non fanno altro che lodare la complicità e la serietà con cui William e Kate hanno intrapreso e affrontato questo tour.
Secondo la commentatrice reale Ingrid Steward il fatto che la regina Elisabetta abbia affidato questo compito “politicamente delicato” ai duchi di Cambridge è la prova “dell’eccezionale fiducia” che ha nei loro confronti. Una fiducia ben riposta, a giudicare dall’impeccabilità di William e Kate in ogni situazione.
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