Nel testo “Capelli” il cantante Niccolò Fabi dice che i capelli, appunto, sono la parte migliore di sé che gli somiglia di più. Chissà se è della stessa idea Wynter Seymour, bambina di 7 anni, che soffre della sindrome dei capelli ingestibili. Wynter vive a Northallerton nel Regno Unito e secondo quanto racconta il quotidiano britannico Daily Mirror, quando è nata aveva capelli neri e lisci, poi, nei primi anni di vita, è iniziata una vera e propria metamorfosi per i suoi capelli, fino a diventare di colore biondo paglierino e totalmente indomabili.
La sintomatologia si è rivelata, poi, essere quella dei capelli impettinabili (USH Uncomble Hair Syndrome) o conosciuta anche come "pili trianguli et canaliculi" o ancora "Sindrome di Struwwelpeter", "Sindrome da Pierino Porcospino", tutti nomi per indicare quella rara displasia del fusto pilifero del cuoio capelluto, che rende i capelli crespi e ribelli.
La mamma della piccola Wynter, oggi ci scherza su, ma prima di consultare il tricologo e giungere ad una diagnosi, ha tentato in ogni modo di sistemarle la chioma della figlia: con olio e piastre, fino agli spray districanti e ai prodotti per i capelli per afro-caraibici. Le due sorelle di Wynter, Savannah (di 10 anni) ed Esame (di 9 anni) non hanno avuto avvisaglie della strana patologia, sebbene, secondo il tricologo si tratterebbe di una malattia genetica ereditaria, che si manifesta nell’età compresa tra i 3 e i 12 anni. Tra i personaggi noti affetti da questa patologia ci sarebbe il premio nobel per la fisica Albert Einstein.
Per ora, l’unica soluzione è tenere i capelli legati.
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