Si chiama astensione la vera vincitrice delle elezioni comunali spezzine. A votare è infatti andato solo il 55,99% degli aventi diritto, il dieci per cento in meno della media nazionale e delle comunali del 2007. Alla Spezia si votava in tre comuni, quello capoluogo e poi nei grandi centri di Lerici e Ortonovo dove i dati di astensione sono sulla stessa linea.
Il sindaco uscente Massimo Federici (centrosinistra) ha ottenuto la conferma scansando anche il rischio del ballottaggio, seguito ad una certa distanza della candidata del centrodestra Fiammetta Chiarandini e subito dopo dallimpennata del voto di protesta che si è catalizzato sul candidato del Movimento 5 Stelle Ivan Mirenda. Crollo totale delle altre forze con la scalata dei candidati legati ad altri movimenti locali di protesta. Vittoria annunciata quella di Federici, dato per certo da tutti gli addetti ai lavori, ma sempre gravata dal rischio di un incerto ballottaggio che avrebbe dato spazio al gioco delle alleanze e quindi contribuito a rafforzare gli esponenti delle numerose liste che appoggiavano i ben 14 candidati a sindaco alla Spezia. E non si può comunque non tenere conto del forte voto di protesta che ha visto un risultato decisamente inatteso dei «grillini» e del jolly Giulio Guerri ex delfino della sinistra oggi a capo di un moto di protesta locale molto sentito. Due realtà di cui il nuovo sindaco dovrà tenere in debito conto. Ben sotto le attese la performance della candidata del centrodestra che paga molto la parcellizzazione del voto di questarea politica.
Ma, come detto, non si votava solo nel capoluogo di provincia. Si chiama Marco Caluri il nuovo sindaco di Lerici, successore di Emanuele Fresco. L'ex assessore al turismo si è imposto con 2.
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