Dal 5 maggio al 2 agosto. L'Inter diciotto anni dopo sogna la grande vendetta

Quel giorno regalò alla Juve uno scudetto già vinto. Ma sulla carta l'attendono partite più dure

Dal 5 maggio al 2 agosto. L'Inter diciotto anni dopo sogna la grande vendetta

Sogni e paura, assieme. Sogna l'Inter una vendetta clamorosa, il riscatto del duemila e due, quel 5 maggio rivisto, corretto e fissato per il 2 di agosto prossimo. Trema la Juventus pensando che tutto può accadere nel football, lo sa da vincente appunto in quell'anno e in quella data, con la sconfitta di Ronaldo, quello vero dicono, contro la Lazio e il successo esterno bianconero a Udine ma sa anche, la Juventus, come si possano perdere scudetti già vinti a cinque giornate dalla fine, come accadde nel duemila, sempre all'ultimo giro del calendario.

Stavolta la situazione è diversa, proprio gli appuntamenti delle due squadre potranno avere un peso opposto, Conte va a Roma, Sarri aspetta la Lazio eppoi, negli ultimi due turni, l'Inter dovrà affrontare prima il Napoli e poi l'Atalanta, roba delicata ma che fa venire le voglie a uno come Conte che chiede il massimo e desidera che siano proprio gli impegni più seri a tenere sveglia la comitiva.

L'Inter si sta illuminando di immenso, se non ci fossero stati i due scontri diretti sarebbe lei la protagonista assoluta, riempiendo il vuoto nel quale è precipitata la Lazio. Di contro la Juventus vede nebbia verso il traguardo, si ritrova con molti dei suoi sfiniti e in affanno, non va trascurato un dato che in molti invece hanno dimenticato: per tutta la stagione Sarri non ha avuto a disposizione tre uomini, Demiral, Chiellini e Khedira, fatti 23 i calciatori in rosa, tolti i tre portieri e i tre infortunati, il tecnico ha potuto sfruttare 17 unità ma anche alcune, fra queste, in cassa mutua, da Douglas a Higuain, da De Sciglio a Danilo ad Alex Sandro.

Non è un alibi fortissimo ma i dieci punti in meno, rispetto ad Allegri, trovano una lettura comprensibile. E contro la Lazio saranno difficili, se non impossibili, i recuperi di Bentancur e dello stesso Chiellini, mentre dovrebbe rientrare Cuadrado.

Conte ha cancellato la dispettosa marcia di Spalletti in campionato, undici punti in più sono tanta roba, come si usa dire, resta ancora da chiarire il futuro di Eriksen che sarebbe potuto arrivare all'Inter a parametro zero, è stato comprato a venti milioni ma, finora per responsabilità varie, non è parte determinante della squadra.

La vittoria sulla Spal era prevista anche se in questo paracampionato estivo, tutto è possibile, così come ha dimostrato il pareggio della Juventus contro il Sassuolo, non tanto per il risultato di gol ma per come si è definito (ma qualcuno forse ha dimenticato che all'Allegri milanista la batosta di Sassuolo, 4 a 3 per gli emiliani, costò il posto).

Si gioca con i sogni grandiosi e con i lumini delle preghiere. C'è chi vive di speranza e chi di paura.

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