La Meloni telefona a Netanyahu: "Cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi"

Il presidente del Consiglio ha intrattenuto una conversazione telefonica con Netanyahu, al quale ha nuovamente avanzato la richiesta di un cessate il fuoco a Gaza

La Meloni telefona a Netanyahu: "Cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi"
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Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sentito questa mattina per telefono il suo omologo israeliano, Benjamin Netanyahu, al quale ha "reiterato il forte auspicio che si possa trovare un accordo per un cessate il fuoco sostenibile a Gaza e il rilascio degli ostaggi, in linea con la Risoluzione 2735 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite". Così si legge in una nota di Palazzo Chigi. Il prossimo round negoziale per trattare un accordo è in programma per il prossimo 15 agosto e per quella data si spera ci siano margini per discutere termini e tempistiche.

La nota, prosegue sottolineando che il presidente Meloni "ha ribadito il convinto sostegno alla mediazione guidata da Stati Uniti, Egitto e Qatar". Quindi, si legge, "nel riconoscere il diritto all'autodifesa di Israele, la presidente del Consiglio ha sottolineato l'importanza di una de-escalation a livello regionale, incluso lungo il confine israelo-libanese dove è presente la forza di interposizione delle Nazioni Unite, Unifil, in cui l'Italia gioca un ruolo di primo piano". Nelle scorse ore, stando a quanto riporta l'agenzia Wafa, sette persone sono morte in un raid israeliano sul campo profughi di Bureij nella Striscia di Gaza. I negoziati non sono fermi, le mediazioni continuano, ma al momento non si prospetta un facile accordo all'orizzonte. Questi sono i giorni cruciali per evitare che il conflitto si estenda e diventi ancora più complicato gestire trattative di pace e per un cessate il fuoco. La minaccia dell'Iran incombe su Israele e, stando agli ultimi sviluppi, una ritorsione è attesa nei prossimi giorni, forse nelle prossime ore.

I Paesi del blocco euroatlantico sono compatti nell'impegno per impedire l'escalation bellica e nella giornata di ieri Italia, Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito hanno firmato una nota congiunta in cui, si legge, "abbiamo esortato l'Iran a lasciar cadere le sue minacce di un attacco militare contro Israele e abbiamo parlato delle gravi conseguenze per la sicurezza regionale nel

caso in cui tale attacco dovesse avere luogo". Tuttavia, gli appelli non sembrano sortire effetto e gli Stati Uniti hanno messo in guardia da un attacco iraniano "significativo" contro Israele già questa settimana.

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