Prima le dolorose e pesanti cessioni di Koulibaly, Insigne, Ospina e Mertens (gli ultimi tre svincolati) che hanno fatto mugolare la piazza partenopea. Ora il possibile rilancio da parte del patron De Laurentiis, che è riuscito a trattenere Osimhen e ha quattro colpi nel mirino. Il ridimensionamento del Napoli da punto di vista tecnico fino a questo momento è stato evidente: il senegalese, ceduto al Chelsea per 38 milioni, ha trovato come sostituti i centrali sudcoreano Kim - ieri l'esordio contro il Maiorca, 1-1 con reti di Osimhen e Raillo - e norvegese Ostigard, arrivati rispettivamente dalla Super Lig turca (Fenerbahce) e dalla Premier League inglese (Brighton). Giocatori promettenti ma non all'altezza del gigante Kalidou, la cui cessione ha finanziato di fatto anche gli acquisti del terzino spagnolo Olivera e dell'ala georgiana Kvaratskhelia. Prezioso sicuramente il riscatto di Anguissa, rivelatosi in mediana uomo utile a Spalletti che non avrà più Fabian Ruiz (mancato rinnovo del contratto).
Quella che sta per iniziare sarà la settimana dei possibili fiochi di artificio: sulla lista di Giuntoli il portiere del Chelsea Kepa che se preso potrebbe far partire Meret e arrivare come secondo Sirigu, gli attaccanti Simeone (Verona, ma c'è la forte concorrenza del Dortmund) e Raspadori (giocatore convinto, Sassuolo meno).
Il Tottenham apre al prestito di Lo Celso (ma dovrebbe anche accollarsi buona parte dell'ingaggio) con Zielinski diretto al West Ham che ha messo sul piatto un'offerta da 40 milioni. In alternativa c'è anche Luis Alberto della Lazio. Ci si affiderà ancora al sapiente lavoro di Spalletti con una Champions in più da onorare.
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