Adriano Leite Ribeiro non finisce di far discutere. L'ex attaccante di Inter, Roma, Parma e Fiorentina, infatti, è stato pizzicato in Brasile ubriaco e in evidente stato confusionale sorretto da un amico nei pressi della favela Vila da Penha, a Rio de Janeiro sua città natale. Il 38enne carioca appare in evidente difficoltà fisiche, è barcollante e confuso, con lo sguardo perso nel vuoto mentre si aggrappa ad un ragazzo molto giovane, che lo aiuta a sgattaiolare dagli occhi indiscreti con qualcuno che non ha perso tempo per filmarlo facendo finire il video in rete
Tante cose le capisci dopo, forse.
— Fede_Spera (@Fede_Spera86) July 14, 2020
Quanti video di Del Piero, Trezeguet e Nedved così?#Adriano pic.twitter.com/ldXdzcl4F3
Una carriera "buttata"
Adriano dopo aver mostrato le sue grandi potenzialità in patria tra le fila del Flamengo arriva all'Inter nel 2001 a soli 19 anni. Il suo fisico imponente e il suo sinistro potente mettono tutti d'accordo ma viene prima mandato in giro a fare esperienza tra Fiorentina, sei mesi, e Parma per un anno e mezzo. Con i ducali esplode in via definitiva segnando 26 reti in 44 partite e nel gennaio del 2004 a quasi 22 anni fa il suo ritorno in nerazzurro dove segna 12 reti in 18 apparizioni.
La stagione successiva è la migliore della sua carriera, il 2004-2005, con Adriano che segna 28 reti totali di cui 16 in campionato e ben 10 in Champions League. I tifosi lo ribattezzando "l'Imperatore" ma il brasiliano ben presto si spegne per via di un evento che sconvolgerà la sua vita: la morte prematura del padre a cui era molto legato. Il brasiliano inizia a bere e chi gli sta intorno, amicizie sbagliate, non lo aiutano a tornare sulla retta via.
Nel 2008 a gennaio lascia l'Inter per far ritorno in Brasile al San Paolo ma la stagione successiva José Mourinho lo vuole all'Inter e il brasiliano ripaga parzialmente la fiducia dello Special giocando 28 partite e segnando 9 reti. Il Flamengo, il Corinthians, la parentesi sbiadita con la maglia della Roma, l'Atletico Paranaense e il Miami United le ultime esperienze dell'Imperatore che ha poi chiuso la carriera nel 2016 all'età di 34 anni. Il suo apporto con la nazionale verdeoro, in termini di gol, è stato buono ma come per i club sarebbe potuto essere molto più elevato: 27 centri in 48 gettoni totali.
Vita di eccessi
Alcol, depressione e amicizie sbagliate hanno condizionato a pieno la carriera di un grande attaccante che sarebbe potuto diventare un potenziale fuoriclasse ma che non è mai esploso totalmente per via dei suoi problemi personali che hanno di fatto minato la sua carriera da calciatore.
Quest'ennesima immagine dell'ex attaccante dell'Inter in condizioni precarie di salute, a soli 38 anni, non farà di certo piacere ai suoi tanti fan e tifosi italiani che per anni hanno potuto ammirare la sua classe e potenza sui campi di calcio della Serie A.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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