Ancelotti-Psg rottura vicina Primi contatti con Mou e Pep

Parigi La luce rischia di spegnersi presto, nella Ville Lumière. Dopo nemmeno un anno alla guida del Paris Saint Germain, Carlo Ancelotti sembra già arrivato vicino alla fine della sua avventura francese. Per L' Equipe «Doha ne ha abbastanza» sia di Ancelotti che di Leonardo. Secondo il Parisien, il Psg si trova «al punto di rottura» e l'ipotesi esonero «non è più esclusa a priori». Sicuramente responsabile di una situazione che sta degenerando, l'ex allenatore del Milan non è certo l'unico colpevole, ma è oggi il bersaglio più facile. I suoi continui cambi di modulo sono il simbolo della confusione in cui vive oggi il tecnico italiano, le cui scelte di formazione sono giudicate «incomprensibili e politiche». Ancelotti ha le sue colpe: preferisce schierare sempre più giocatori difensivi, rinuncia spesso alla costruzione del gioco affidandosi soltanto a Ibra e contropiede. Poi ci sono i problemi dello spogliatoio dove chi non gioca parla con la stampa, raccontando qualsiasi aneddoto in grado di minare la serenità della squadra, e ovviamente quando rimangono fuori in tanti, e sempre gli stessi, le talpe si moltiplicano. E all'interno di questo spogliatoio in fermento, Ancelotti, non sembra in grado di ripristinare l'ordine.
Poi c'è il «mal di Ibra», disturbo che a Parigi ha vari sintomi e molti malati. C'è chi non sopporta i suoi rimproveri sul campo e nello spogliatoio, chi è convinto di essere diventato una star solo perché gioca con Zlatan, mentre qualcun altro vuole dimostrare di essere allo stesso livello dello svedese, sperando di ottenere un ricco rinnovo di contratto.
Oggi, contro il Porto, Ancelotti deve vincere.

A Doha i contatti con Josè Mourinho e Pep Guardiola sono già incominciati ed entrambi sembrano apprezzare la proposta parigina. Se ne parlerà, eventualmente da giugno. Licenziare Ancelotti oggi costerebbe oltre 11 milioni a Doha. I soldi non mancano allo sceicco Tamim, e la pazienza ha un limite.