Le azzurre fanno la storia: Brasile travolto

Primo trionfo in Nations League per le campionesse europee in carica

Le azzurre fanno la storia: Brasile travolto

La Nations League di volley femminile si tinge d'azzurro per la prima volta. Dopo le tre finali perse (2004, 2005 e 2017), sempre per mano del Brasile in quello che una volta era denominato World Grand Prix, le campionesse d'Europa in carica hanno lanciato un segnale di forza, prendendosi il trofeo con un successo perentorio proprio ai danni delle verdeoro. Il 3-0 di Ankara è un presagio minaccioso per le avversarie a due mesi dall'inizio del Mondiale. Perché questa Italvolley, che ha aperto il suo ciclo proprio con la finale persa nel 2017, ha confermato di sapersi esaltare quando la posta in palio si fa alta e quando il pallone inizia a pesare. Anche in una serata normale di Egonu, capace comunque di mettere la firma in calce alle giocate decisive del match e di portarsi a casa il premio di miglior giocatrice del torneo. L'Italia partiva favorita dopo aver perso soltanto un set nella fase a eliminazione diretta e l'avvio delle azzurre è stato da manuale. La difesa ermetica guidata da Di Gennaro unita a un contrattacco chirurgico ha lanciato le azzurre sul 10-3. Un tesoretto sul quale le ragazze di Mazzanti hanno costruito il primo set, portato a casa nonostante qualche brivido nel finale (25-23).

Il copione si è ripetuto nel 2° set: Danesi e Chirichella hanno spinto le nostre sul 19-13, le sudamericane hanno accorciato nella parte conclusiva ma a mettere il sigillo sul 25-22 ci ha pensato la neo entrata Malinov, col tocco vincente di seconda. Con le spalle al muro, il Brasile ci ha provato con la forza della disperazione. Le azzurre, però, non si sono scomposte: sugli scudi Danesi e Bosetti, protagoniste del parziale chiuso dalla botta di prima intenzione di Chirichella che ha fissato il punteggio sul 20-16 per l'Italia. Finita? Neanche per sogno, perché il Brasile ha rimontato fino al 20 pari.

E qui è salita in cattedra la nostra campionessa: Paola Egonu ha preso per mano le azzurre firmando i tre punti che sono valsi il doppio match point, concretizzato con l'ennesimo muro di Chirichella per il 25-22 che ha sancito il 3-0 finale. Tra due mesi, in Olanda, le azzurre non potranno nascondersi: con una squadra così e una Egonu sempre più superstar, possiamo sognare un trionfo Mondiale vent'anni dopo la prima volta.

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