"Loro avanti ma non firmo per il pareggio"

Il commissario tecnico degli azzurri appare disteso nell'immediata vigilia della sfida di Spalato

"Loro avanti ma non firmo per il pareggio"

Antonio Conte appare disteso nell'immediata vigilia della sfida di Spalato. Soprattutto, lo dice lui stesso, inizia a fare di necessità virtù nel ruolo di ct. Non svela la formazione, ma l'unico ballottaggio resta quello tra Soriano e Parolo a centrocampo. «Che la Croazia fosse forte si è visto a San Siro, meritava il primo posto. Di sicuro è la sfida contro l'avversario più duro del girone, noi ci giocheremo le nostre carte. Non ho mai pensato prima di una partita a un obiettivo minimo, ma se la gara dovesse finire in pareggio valuteremo se positivo o negativo a seconda della prestazione», l'esordio di Conte. Che poi spiega la scelta del 4-3-3. «Non nasce per contrastare gli avversari, fa parte di un progetto e vista la situazione attuale è la soluzione migliore. Fortunatamente, abbiamo avuto tre giorni di stage. Cambiare sistema, se si vuole dare un'impronta di gioco, non è sempre facile».

Conte sottolinea che la gara con la Croazia «non sarà decisiva qualunque sia il risultato». Sul cammino intrapreso ormai da un anno dice: «Siamo nel punto che meritiamo, abbiamo fatto otto partite, alcune buone, alcune meno buone. Stiamo vivendo un percorso di crescita e in questo percorso stiamo trovando giovani che si stanno mettendo in luce».

Gigi Buffon parla

invece di Pirlo e del suo possibile addio: «Non ho percepito segnali particolari da parte di Andrea. Conoscendolo, penso che abbia bisogno di capire se può ancora cavalcare l'onda, se se la sente di rilanciare la sfida».

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