Coppa Italia uguale coppa Allegri: è stato così nelle ultime quattro edizioni e la musica per ora non sembra cambiare: da quando è alla guida della Juventus, il tecnico toscano ha sempre sollevato il trofeo, e ci voleva un avversario più competitivo dell'attuale Bologna nelle ultime 13 gare solo una vittoria, in coppa Italia contro il Crotone - per poter tentare di interrompere la serie. Bianconeri quindi ai quarti grazie a un 2-0 comodo, ottenuto senza strafare.
Allegri aveva parlato di partita da chiudere entro i 90' e il concetto viene recepito in toto dai suoi. La Juve parte forte, staziona permanentemente nella metà campo del Bologna e dopo soli 3 minuti fa registrare la prima occasione da rete con Kean, il cui colpo di testa finisce a lato. Al 18enne di Vercelli, primo millennial a segnare in uno dei 5 principali campionati europei (andò in rete proprio al Dall'Ara contro il Bologna nel maggio 2017), tocca il compito di sostituire Mandzukic, ko a causa di una lesione al flessore. I rossoblu provano a opporre resistenza con un approccio ordinato, ma dopo nemmeno 10 minuti trovano il modo di farsi male da soli: Calabresi appare in pieno controllo su uno spiovente proveniente dalla mediana, ma difetta in comunicazione con Da Costa, che con una sciagurata uscita si scontra con il difensore lasciando una palla vagante tra i piedi di Bernandeschi, lesto a girarsi e insaccare con un rasoterra. Il Bologna prova a pungere con Sansone, subito in campo assieme all'altro neo arrivato Soriano, e Destro, murato da Chiellini, ma la migliore occasione capita a Svanberg, che a centro area cicca una bella palla di Sansone. La Juve risponde con Bonucci, colpo di testa centrale, e con un paio di iniziative sugli esterni con Douglas Costa e Spinazzola. Bianconeri padroni del campo, Bologna che prova a fare quello che può con i (pochi) mezzi a propria disposizione e proprio alla scadere sciupa con Dijks una buona chance, con l'olandese che calcia malamente da pochi metri su cross di Mattiello.
Ripresa subito nel segno dei bianconeri, che passano nuovamente dopo 5 minuti con Kean, lesto nel concludere a rete un contropiede innescato dal tandem Bernardeschi-Douglas Costa. Alla terza presenza stagionale assoluta, la prima titolare, l'attaccante di origini ivoriane colpisce. Curioso segnalare come, alla sua età (18 anni e 11 mesi), nemmeno Cristiano Ronaldo vantava il suo numero di reti in prima squadra: 6 per Kean (2 gol con la Juve, 4 con il Verona), 4 per CR7 (3 con lo Sporting Lisbona, 1 con il Manchester United).
E' proprio il portoghese a sostituire Kean a mezzora dal termine. Inzaghi gioca la carta Orsolini, classe 97, proprietà Juve, ma Szczesny non corre pericoli e porta l'imbattibilità della difesa juventina in coppa Italia a 630 minuti.
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