Kevin Prince Boateng, centrocampista del Sassuolo ed ex calciatore del Milan, ha preso parola per dire la sua sul brutto episodio di razzismo che ha riguardato il difensore del Napoli Kalidou Koulibaly. Il senegalese, infatti, è stato preso di mira da alcuni tifosi dell'Inter che gli hanno riservato alcuni buu razzisti di cattivo gusto. In un'intervista concessa al Corriere della Sera, il Boa che fu protagonista di un brutto episodio di razzimo durante un'amichevole contro la Pro Patria, giocata a Busto Arsizio, è entrato in tackle: "Non mi pare che dal 2013 siano stati compiuti passi avanti. Se possibile la situazione è peggioratavisto che all’epoca nei miei confronti si scagliarono 50 tifosi. A San Siro l’altra sera erano 10 mila. Mi sono sentito male per Koulibaly e per chi ha dovuto assistere alla scena provando dolore".
Boateng ha poi risposto in maniera decisa e piccata al ministro degli Interni Matteo Salvini: "Per Salvini l'arbitro ha fatto bene a non sospendere la partita? È in errore, Koulibaly si sentiva male e secondo me anche qualche giocatore dell’Inter. Fermarsi sarebbe stato giusto anche per i milioni di persone che guardavano la partita in tv. Vorrei solo che la gente capisse cosa significa essere insultato per avere la pelle nera. Dobbiamo aspettare che ci scappi il morto?". Infine, Boateng ha confermato come l'episodio di San Siro si tratti di razzismo allo stato puro: "Questo è razzismo.
Chi fa queste urla sappiamo perché le fa, per certe persone chi è di colore è una scimmia. Poi certo in una curva ci saranno anche gli ignoranti che imitano gli altri pensando che sia giusto farlo. Provi a chiedere a Koulibaly come si è sentito, uscendo dal campo. Glielo dico io, era sotto un treno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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