Vincere il campionato grazie agli eterni rivali. Se lo aveste detto a un tifoso del Boca Juniors, prima di domenica, vi avrebbe risposto con una grassa risata. Impensabile ricevere una tale cortesia, per quanto indiretta, dal River Plate. Un po' come dire a uno juventino di aspettarsi un regalo tricolore dall'Inter, e viceversa. Eppure, nell'ultima giornata del torneo di Clausura argentino, è accaduto l'imponderabile. Il Boca ha festeggiato la vittoria del campionato proprio grazie al contemporaneo successo del River, in un doppio confronto a distanza che ha visto protagoniste anche altre due delle grandi avversarie del fútbol di Buenos Aires: il Racing e l'Independiente. Ma andiamo con ordine. Il Boca capolista ospitava l'Independiente; il Racing, secondo a un punto, riceveva il River. Un campionato in quattro chilometri: tanta la distanza che in linea d'area separa la Bombonera dal Cilindro, gli stadi delle due contendenti. Al novantesimo i due match erano in parità, quando il Racing si è visto fischiare un rigore a favore che poteva rappresentare il match point. Ma Franco Armani, portiere del River, ha respinto il tiro dal dischetto di Galvan, scatenando la festa dei tifosi del Boca che è definitivamente esplosa col 3-2 del River a tempo scaduto. Un precedente, quello che arriva dall'Argentina, che ha ricordato il finale della Serie A 2011/12. A San Siro, alla penultima giornata, andava in scena un derby in cui l'Inter di Stramaccioni affrontava senza pretese il Milan di Allegri, in piena corsa per lo Scudetto.
Milito (tripletta) e Maicon annullarono la doppietta di Ibra, affossando i rossoneri e consegnando il tricolore alla Juventus di Conte. Il Principe nerazzurro, che del Racing è stato bandiera e dirigente, non avrà sorriso domenica sera. Corsi e ricorsi del fútbol.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.